Israele, falliscono gli sforzi per prevenire la diffusione del COVID

Foto dell’interno del Laboratorio di Coordinamento Centrale del Ministero della Salute palestinese a Ramallah, nella città della West Bank Foto dell’interno del Laboratorio di Coordinamento Centrale del Ministero della Salute palestinese a Ramallah, nella città della West Bank Issam Rimawi - Anadolu Agency

21 luglio 2020

Mentre i civili affrontano un alto rischio, la cooperazione si interrompe nel bel mezzo della crisi del Coronavirus

Il drammatico aumento dei casi di Coronavirus nella West Bank, nella Gerusalemme Est e in Israele incide sugli sforzi di cooperazione tra Israele e Palestina. Tanto le autorità israeliane quanto quelle palestinesi hanno imposto nuove restrizioni sugli spostamenti; tuttavia, gli sforzi per prevenire i contagi sono falliti nella West Bank. Il 20 luglio, l’agenzia Wafa ha diffuso la notizia della distruzione di un centro di test per il Coronavirus palestinese da parte dei soldati israeliani. In Israele, la pandemia ha causato una allarmante crisi economica. Dal 21 luglio si registra un aumento del 20% della disoccupazione in Israele. I protestanti sono scesi in strada per chiedere ulteriori aiuti al governo. 

Le Nazioni Unite si sono impegnate su entrambi i fronti per garantire aiuti umanitari a coloro che ne hanno più bisogno. Nel rapporto al Consiglio di Sicurezza, il Coordinatore Speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, ha spiegato come le restrizioni messe in atto abbiano di fatto limitato le capacità di intervento delle Nazioni Unite. Ha poi sottolineato che la responsabilità è tanto del governo israeliano quanto dell’autorità palestinese. Il 21 luglio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che il numero dei casi di Coronavirus è salito a 49.081 in Israele, mentre sono 10.052 i casi riportati nella West Bank e a Gaza.  

Nel corso del dibattito mensile del Consiglio di Sicurezza sul conflitto, diversi leader internazionali si sono uniti alla richiesta del Segretario Generale António Guterres al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu di abbandonare i suoi piani di annettere zone della West Bank. Nickolay Mladenov ha invocato i leader di Israele, Palestina e dei paesi confinanti a riavviare le trattative diplomatiche verso la pace. Mladenov ha altresì ribadito l’urgenza di raggiungere un accordo sulla soluzione dei due Stati e di rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite e delle leggi internazionali.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/07/1068791

https://www.aljazeera.com/news/2020/07/israel-protest-pm-handling-pandemic-economic-crisis-200722102206443.html

https://www.middleeastmonitor.com/20200720-israel-soldiers-destroy-palestinian-coronavirus-testing-centre/

 

Autore: Vito Quaglia; Traduzione: Simona Smacchi

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