Il Consiglio di Sicurezza deve assicurare gli aiuti umanitari alla Siria

Un convoglio nella zona cuscinetto di Duma, Ghouta est, mentre attraversa la linea di conflitto Un convoglio nella zona cuscinetto di Duma, Ghouta est, mentre attraversa la linea di conflitto OCHA/Ghalia Seifo

02 luglio 2020

La risoluzione del Consiglio di Sicurezza sugli aiuti transfrontalieri alla Siria dovrebbe essere rinnovata per fornire assistenza ai più vulnerabili

La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sugli aiuti transfrontalieri alla Siria potrebbe non essere rinnovata. I funzionari delle Nazioni Unite (ONU) per gli aiuti umanitari, insieme al Sottosegretario generale dell’ONU con delega agli affari umanitari e alla coordinazione delle emergenze Mark Lowcock, hanno invitato il Consiglio di Sicurezza a rinnovare l’assistenza umanitaria che fornisce aiuti a milioni di persone nel nord-est della Siria. 

La diffusione del COVID-19 rende più difficile il rinnovo del meccanismo di assistenza transfrontaliero in Siria. L’International Rescue Committee (IRC) ha riportato che la decisione di gennaio del Consiglio di sospendere la consegna degli aiuti da Yaroubiya al nord-est del Paese ha avuto un effetto devastante sulla popolazione. Almeno 13 strutture sanitarie rischiano di chiudere o di interrompere i loro servizi, come la distribuzione di farmaci essenziali, mentre altre consegne sono stati già cancellate e milioni di dollari per il programma di assistenza sono andati persi. 

L’insicurezza alimentare provocata dalla pandemia coinvolge circa 9.3 milioni di persone in Siria e si teme che il COVID-19 possa diffondersi rapidamente nel nord-est del Paese. Mark Lowcock ha evidenziato che vi sono ancora carenze per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale e altre attrezzature mediche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha registrato carenze di medicine e rifornimenti per 2.1 milioni di persone che risiedono nel nord-est della Siria. Il rinnovo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza è quindi fondamentale perché la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale e di rifornimenti medici agli attori umanitari che operano sul campo -come le organizzazioni non governative- e agli operatori sanitari dipende per lo più dagli aiuti inviati dalle Nazioni Unite.

Quindi, l’autorizzazione da parte del Consiglio di Sicurezza è l’unica possibilità che le Nazioni Unite hanno per fornire assistenza a milioni di persone nella Siria nord-occidentale. A maggio 2020, Marck Lowcock, sottolineando la necessità di continuare a far arrivare gli aiuti tramite i camion durante la pandemia, ha lanciato un appello affinché questo meccanismo di assistenza transfrontaliero sia rinnovato.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/05/1064432

https://www.rescue.org/press-release/un-security-council-must-act-ensure-syrians-are-not-deprived-lifesaving-aid-amidst

https://foreignpolicy.com/2020/05/01/who-warns-of-pandemics-catastrophic-impact-on-syria/

 

Autore: Mary Ana Farida; Editor: Sara Gorelli; Traduzione: Silvia Luminati

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