Human Rights Watch denuncia esecuzioni sommarie in Burkina Faso

Forze governative di sicurezza pattugliano vicino Gorgadji, Burkina Faso Forze governative di sicurezza pattugliano vicino Gorgadji, Burkina Faso 2019 Reuters/Luc Gnago

21 aprile 2020

HRW investiga la morte di 31 civili, presumibilmente uccisi dalle forze di sicurezza del governo durante un’operazione antiterroristica

Human Rights Watch (HRW) ha riportato che il 9 aprile 2020 31 persone disarmate sono state uccise da forze di sicurezza a Djibo, 200 km a nord dalla capitale del Burkina Faso. Le forze di sicurezza del governo hanno tre basi militari nella regione, per contrastare la presenza di jihadisti che reclutano regolarmente nuovi membri tra le popolazioni nomadiche Peuhl e Fulani. Gruppi armati islamici collegati ad Al-Qaeda e allo Stato Islamico del Grande Sahel sono presenti in Burkina Faso dal 2016, arrivati dai vicini Niger e Mali.

I residenti locali si ritrovano in questo fuoco incrociato, percependo sia le forze di sicurezza governative che i gruppi estremisti come una minaccia alla propria sopravvivenza. Infatti, dal 2017 i gruppi jihadisti hanno ucciso più di 300 civili, mentre le forze di sicurezza del governo hanno ucciso alcune centinaia di persone per presupposto coinvolgimento con questi gruppi. Un residente di Djibo ha dichiarato a HRW: “gli jihadisti vagano da tempo nella nostra zona. È come se fossimo puniti per la loro presenza”. Tutti gli uomini uccisi il 9 aprile appartenevano al gruppo etnico Fulani e sono stati uccisi dopo essere stati arrestati da forze di sicurezza pesantemente armate alla guida di veicoli blindati. Secondo i testimoni, i corpi delle vittime – resi irriconoscibili da colpi d’arma da fuoco – sono stati trovati ore dopo l’arresto nei pressi di cimiteri della zona.

L’HRW riporta le parole di un uomo che ha perso il fratello nella tragedia, che ha dichiarato: “Come possono cittadini disarmati essere gettati su un veicolo dal nostro stesso esercito ed essere giustiziati senza nemmeno essere interrogati?”. Il ministro della difesa del Burkina Faso ha promesso di investigare sull’accaduto. Nonostante ciò, simili tragedie si sono già verificate in passato e gli ufficiali locali hanno fatto poco per perseguire gli autori del crimine. Corrine Dufka, la direttrice di HRW Sahel, ha esortato le autorità competenti a indagare in modo imparziale su questo presunto crimine di guerra e a sospendere tutti gli ufficiali coinvolti dalle proprie funzioni fino alla conclusione dell’indagine.

 

Per saperne di più:

https://www.hrw.org/news/2020/04/20/burkina-faso-security-forces-allegedly-execute-31-detainees

https://af.reuters.com/article/burkinaFasoNews/idAFL8N2C868I

https://af.reuters.com/article/burkinaFasoNews/idAFL8N2C83Q9

https://www.aljazeera.com/news/2020/04/burkina-faso-security-forces-executed-unarmed-detainees-hrw-200420061935931.html

 

Autore: Annette Savoca

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