È necessario mantenere sotto continuo esame la crisi dei diritti umani in Eritrea

I delegati partecipano alla 34° sessione del Concilio dei Diritti Umani dell’ONU a Ginevra, Svizzera, 27 febbraio 2017. I delegati partecipano alla 34° sessione del Concilio dei Diritti Umani dell’ONU a Ginevra, Svizzera, 27 febbraio 2017. 2017 Reuters

24 giugno 2019

Il nuovo rapporto  dell’ Inviato Speciale delle Nazioni Unite dichiara i motivi per cui la situazione in Eritrea necessita di costante attenzione.

Il 24 di giugno, durante la 41esima sessione del Concilio dei diritti umani delle Nazioni Unite si è discusso  riguardo l’attuale condizione in Eritrea.

Le difficoltà in Eritrea si focalizzano in modo particolare sui continui abusi e repressioni. Il nuovo rapporto dell’Inviato Speciale dei diritti umani dell’ONU in Eritrea  spiega le ragioni per cui sia necessario continuare ad esaminare la situazione del paese.

Il rapporto  controlla la situazione dei diritti umanitari in Eritrea fin dall’ accordo di pace con l'Etiopia nel luglio 2018. Nonostante abbia migliorato le relazioni con Etiopia, Djibouti e Somalia e sia stata piazzata nel Concilio dei diritti umani, si riporta che l’attuale situazione dell’Eritrea  non ha un controllo indipendente per quanto riguarda le condizioni umanitarie. Il paese non rappresenta il ruolo assegnatogli nel Concilio dei diritti umani: infatti, continua a negare l’accesso all’Inviato speciale e le operazioni della stampa e delle organizzazioni non governative. Inoltre, un numero indefinito di cittadini sono trattenuti in prigione in condizioni difficili senza opportunità di appello. Durante l'addestramento militare nel campo militare di Sawa, la violenza sessuale è frequente. Il rapporto sottolinea anche che il governo eritreo non ha ancora preso nessuna decisione nel riformare l’indefinito reclutamento al servizio nazionale al quale gli eritrei sono costretti ad unirsi e sopportare gli abusi.  In più, centinaia di eritrei scappano giornalmente dal servizio indefinito attraverso il confine.

È fondamentale che ogni approccio all’interno del Concilio nei confronti dell’Eritrea corrisponda a miglioramenti concreti. Nel frattempo, resterà sempre necessario rinnovare il mandato dell’Inviato speciale e sollecitare l’eritrea  affinché permetta l’accesso dell’Inviato Speciale e degli altri sostenitori dell’ONU e dell’African Commission. Ci si aspetta anche che il paese faccia passi concreti secondo i parametri del nuovo rapporto.

 

Per leggere di più, visitare:

https://www.hrw.org/news/2019/06/24/eritreas-human-rights-crisis-requires-ongoing-scrutiny

https://www.newsday.co.zw/2019/06/un-must-pressure-eritrea-over-ongoing-human-rights-wrongs/

 

 

Autrice: Giulia Francescon

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