Mozambico: mancata giustizia per gli abusi antecedenti la tregua

La madre, la moglie e il figlio di Manuel Fungulane, scomparso dopo essere stato detenuto da forze di polizia. La madre, la moglie e il figlio di Manuel Fungulane, scomparso dopo essere stato detenuto da forze di polizia. © Human Rights Watch

22 gennaio 2018
Un recente rapporto di Human Rights Watch rivela che il governo non ha identificato i responsabili dei gravi abusi avvenuti prima del cessate il fuoco.

Il conflitto tra il partito di governo Frelimo (fronte di liberazione del Mozambico) e il partito di opposizione Renamo (resistenza nazionale del Mozambico) ha radici profonde e ha fomentato la guerra civile nel paese tra il 1977 e il 1992. Negli anni successivi al 1992, gli scontri tra Renamo e Frelimo sono continuati, accentuandosi nei periodi delle elezioni. Nel febbraio 2015 il governo ha iniziato un’operazione di disarmo forzato dei gruppi armati di Renamo. Un rapporto pubblicato recentemente da Humans Rights Watch rivela che gli scontri scaturiti da tale decisione hanno provocato numerose violazioni dei diritti umani, portate avanti fino alla dichiarazione del cessate il fuoco nel dicembre 2016. Le forze governative sono accusate di sparizioni forzate (sette sono i casi documentati e molti altri quelli credibili ma non documentati), arresti arbitrari e torture. Il governo ha negato con decisione tutte le accuse. Le forze di Renamo sono accusate di rapimenti e uccisioni politiche (ad esempio, quello del leader della comunità di Muxungue, Makotori José Mafussi), nonché di attacchi di cecchini contro i trasporti pubblici e gli ospedali. Il leader di Renamo, Afonso Dhlakama, ha ammesso di aver ordinato la maggior parte degli attacchi, ma ha respinto le accuse relative agli omicidi politici. Dopo il cessate il fuoco, nessuno è stato consegnato alla giustizia o ritenuto responsabile per le violazioni di diritti umani e per gli abusi verificatisi tra il febbraio 2015 e il dicembre 2016. Il governo ha anche fermato le indagini su una fossa comune scoperta ad aprile 2016 nel distretto di Gorongosa, che rimane a oggi senza responsabili. Il governo del Mozambico, sollecitato anche dai suoi partner internazionali, dovrebbe combattere la tendenza all’impunità che caratterizza le recenti violazioni dei diritti umani, per consentire la trasformazione del cessate il fuoco in pace stabile e duratura.

 

Per saperne di più, leggi:

https://www.hrw.org/news/2018/01/12/mozambique-no-justice-abuses-ceasefire
https://www.hrw.org/report/2018/01/12/next-one-die/state-security-force-and-renamo-abuses-mozambique
http://www.africanews.com/2018/01/12/mozambique-urged-to-investigate-rights-abuses-before-2016-ceasefire

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