La maggior parte dei 450.000 palestinesi rifugiati in Siria vive oggi in una situazione di quasi totale dipendenza dagli aiuti umanitari e dai servizi dell’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA). Come molti altri dei 58 campi profughi dove UNRWA opera, dislocati tra Siria, Giordania, Libano, Cisgiordania (inclusa Gerusalemme est) e la Striscia di Gaza, il campo di Homs, situato 160 km a nord di Damasco, fu fondato nel 1949 a seguito del conflitto arabo-israeliano per ospitare temporaneamente una parte degli sfollati palestinesi che dovettero lasciare la Palestina storica dopo la creazione dello Stato di Israele, in attesa di una giusta soluzione alla loro condizione. Ancora oggi ospita circa 16.000 rifugiati. Cinque anni di conflitto hanno profondamente segnato il paese e anche molti degli altri campi profughi sono stati gravemente danneggiati dai vari attacchi bellici.

UNRWA opera in Siria da oltre 60 anni, e con uno staff di 4.000 persone, quasi tutte rifugiati palestinesi, ha una presenza molto radicata che gli permette di continuare a fornire servizi nonostante la situazione altamente volatile. L’aiuto di UNRWA è decisivo per le popolazioni dell’area, ma occorrono finanziamenti costanti per continuare la delicata azione di protezione e sostegno dei rifugiati palestinesi della zona.

Tra le priorità di UNRWA in Siria c'è quella di garantire a 46.385 studenti rifugiati palestinesi un’istruzione scolastica di qualità nonostante la drammatica situazione generale. La collaborazione tra UNRWA e ANVCG si propone di creare un ambiente che contribuisca al benessere dei bambini palestinesi rifugiati vittime del conflitto in Siria, rispondendo alle loro necessità di assistenza psicosociale.

Il finanziamento dell’ANVCG permetterà quindi di costruire un'area giochi nel campo di Homs di cui beneficeranno 5.000 bambini e adolescenti, che avranno accesso a uno spazio ricreativo protetto dove esprimersi in tranquillità e affrontare il trauma psicologico del conflitto tramite il sostegno di personale esperto. In risposta all'emergenza, il programma di supporto psicosociale di UNRWA utilizza le scuole e gli altri spazi, come ambulatori e centri di aggregazione, per fornire anche altri servizi essenziali come protezione umanitaria, distribuzione di cibo, acqua e kit igienici.

Nelle situazioni di conflitto, un’istruzione di qualità è fondamentale per garantire protezione psicosociale e per mitigare l’impatto della violenza sulle giovani generazioni. Le attività di questo progetto sono pensate per diminuire lo stress a cui sono esposti i bambini in situazioni di conflitto e si propongono attraverso il gioco di far loro riconquistare gradualmente un atteggiamento di fiducia e speranza nel futuro. 

UNRWA opera in tal senso con un approccio a tre fasi:

Fase 1- mitigare l’impatto psicosociale del conflitto attraverso attività ricreative strutturate.

Fase 2- promuovere la reintegrazione sociale e lo sviluppo delle competenze cognitive/sociali dei bambini più colpiti, attraverso una serie di attività strutturate, ma meno formali di quelle portate avanti nei contesti scolastici tradizionali;

Fase 3- ristabilire la frequenza scolastica normale, quando le condizioni di sicurezza lo permettono, per garantire agli studenti il completamento del percorso formativo.

Il contributo finanziario messo a disposizione dall’ANVCG sarà utilizzato per costruire un’area verde con strutture ricreative, inclusi un campo da calcio e da basket. Lo spazio così strutturato non sarà solo un campo da gioco, ma rappresenterà un'oasi di tranquillità per le famiglie dove stare insieme in serenità.

Sul sito di UNRWA Italia è stata creata un’apposita pagina sulla crisi siriana, con gli aggiornamenti sulla situazione e le operazioni di assistenza umanitaria, dove si possono trovare anche le storie dei rifugiati che l'Agenzia assiste in prima linea. UNRWA mette inoltre in evidenza il sostegno dei partner tramite i suoi aggiornamenti regionali periodici, le panoramiche mensili e i report semestrali e annuali, disponibili sia sul sito italiano che su quello internazionale.

L’Osservatorio, in particolar modo, riceverà i report sull’avanzamento delle attività del progetto e si occuperà di renderli disponibili per la consultazione.