Finalizzato il piano di rimpatrio dei profughi in Myanmar

Rohingya refugees at Balukhali Camp wait in line for daily essentials distribution Rohingya refugees at Balukhali Camp wait in line for daily essentials distribution © REUTERS/Tyrone Siu

18 gennaio 2018
Il Myanmar si prepara ad accogliere i profughi Rohingya, nonostante i dubbi delle Nazioni Unite e dei rifugiati stessi

Sono oltre 655.500 i Rohingya musulmani rifugiati in Bangladesh a seguito di quella che le Nazioni Unite hanno definito una forma di pulizia etnica in Myanmar. Un accordo tra i due paesi prevede che il rimpatrio dei profughi dal Bangladesh al Myanmar avvenga nei prossimi due anni. Al momento esistono solo due centri di accoglienza e un campo provvisorio vicino a Maungdaw in grado di accogliere i profughi.

Tuttavia i Rohingya musulmani hanno dichiarato di non accettare il piano di rimpatrio in quanto “il governo terrorista birmano sta offrendo ai rifugiati rohingya di stabilirsi nei cosiddetti campi temporanei con l’inganno e in maniera disonesta”. I Rohingya sono riluttanti a lasciare il Bangladesh finché la loro sicurezza non sia garantita e le loro richieste vengano ascoltate.

Paul Vrieze, portavoce dell’UNHCR in Myanmar, ha raccomandato che i rifugiati non debbano essere rimpatriati immediatamente senza consenso informato e in mancanza degli elementi basilari di una soluzione durevole al problema. E’ infatti cruciale che a coloro che ritornano sia garantito un processo di rimpatrio sicuro, volontario e sostenibile.

 

Per maggiori informazioni leggere:

https://www.reuters.com/article/us-myanmar-rohingya-repatriation/myanmar-finalizes-rohingya-repatriation-preparations-as-doubts-mount-idUSKBN1F71GB
https://www.rfa.org/english/news/myanmar/agreement-01162018161941.html
http://www.iran-daily.com/News/209563.html

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