Come riportato anche da Medici Senza Frontiere, il 29 febbraio 2024, nelle strade della città di Gaza, si è consumata una nuova tragedia.
Le forze israeliane hanno aperto il fuoco su un gruppo di palestinesi in attesa dell'arrivo degli aiuti umanitari.
Secondo i rapporti delle autorità sanitarie locali, più di 100 persone sono state uccise e circa 750 sono rimaste ferite. Sull’accaduto, la Dott.ssa Isabelle Defourny, presidente di MSF, ha rilasciato una dichiarazione che ha suscitato un'ondata di proteste e richieste di giustizia a livello internazionale. Le vittime di questa vicenda sono i civili palestinesi, colpiti dal fuoco israeliano mentre cercavano di procurarsi cibo in una situazione di grave carestia e crisi umanitaria. Per questo, le forze israeliane, sono state accusate di aver preso di mira deliberatamente persone indifese, scatenando una forte reazione di indignazione a livello mondiale.
In un intervento al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, Michael Fakhri, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo, ha dichiarato che Israele sta deliberatamente attaccando il sistema alimentare di Gaza come parte di una più strategia di guerra, una vera e propria "campagna di fame" nel contesto del conflitto in corso.
Sono sempre più le richieste di un cessate il fuoco da parte della comunità internazionale che chiede anche che venga facilitata (e non ostacolata) la distribuzione di aiuti umanitari e generi di prima necessità in tutta la Striscia di Gaza.
Per saperne di più, visita:
https://www.msf.org/people-killed-gaza-city-while-waiting-food-aid
