UNMISS: Il dilemma di lasciare i campi profughi al governo

Strutture della base dell’UNMISS a Bentiu, Sud Sudan Strutture della base dell’UNMISS a Bentiu, Sud Sudan WO2 Godfrey/MOD

04 settembre 2020

Tra nuove emergenze e storiche preoccupazioni, la Missione ONU in Sud Sudan (UNMISS) diminuirà la sua presenza militare nei campi profughi

Durante i due sanguinosi anni di guerra civile, nel 2013 le Nazioni Unite hanno stabilito UNMISS per la protezione fisica dei 180.000 rifugiati interni (IDPs) generati dal conflitto. Oggi però  - come affermato dal Rappresentante Speciale per il Segretariato dell’ONU David Shearer - la diminuzione delle violenze e la maggior stabilizzazione del paese fa si che i campi siano principalmente utilizzati per accedere ai servizi che offrono, rendendo la presenza dei caschi blu meno imminente. 

Il ritiro comincerà da Bor e Wau e, anche se i tempi di esecuzione non sono ancora chiari, una progressiva riduzione della presenza di UNMISS è pianificata anche per i restanti campi sotto la sua amministrazione. Shearer ha garantito la continuità dei servizi umanitari e del supporto tecnico da parte della missione. Questi campi perderanno la classificazione di Siti per la Protezione dei Civili (POC), rendendo la loro messa in sicura giurisdizione del governo sudanese. Considerando l’aumento delle violenze nella regione orientale del Jonglei e le recenti inondazioni in tutto il paese, il ritiro dei contingenti permetterà, inoltre, a UNMISS di re-impiegare gli operativi in questi contesti maggiormente a rischio. È stato infine sottolineato come nessun rifugiato sarà costretto a lasciare i campi e che, in caso di nuovi rischi, vi sarà un ritorno dei contingenti.  

L’effettiva capacità del governo di garantire la sicurezza dei campi è però dubbia. Da un lato per la difficoltà mostrata da quest’ultimo nell’implementazione dell’accordo di pace del 2018 in Jonglei. Dall’altro per lo storico di violenze e soprusi che caratterizza l’esercito sudanese, motivazione che ha portato negli scorsi giorni a diverse proteste dei IDPs nei campi.    

 

Per saperne di più:

https://peacekeeping.un.org/en/un-protection-of-civilians-sites-begin-transitioning-to-conventional-displacement-camps

https://www.nytimes.com/aponline/2020/09/04/world/africa/ap-af-south-sudan-civilian-protection-camps.html

https://www.voanews.com/africa/south-sudan-focus/unmiss-withdraws-troops-south-sudan-idp-camp

 

Autore: Matteo Consiglio; Editor: Margherita Curti

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