Nigeria: i rifugiati dall’insicurezza

 Pastori nigeriani Fulani pascolano il loro bestiame Pastori nigeriani Fulani pascolano il loro bestiame Today NG

26 giugno 2020

In Nigeria, i conflitti etnici tra Fulani e Hausa costringono i civili a lasciare le proprie case a causa della violenza in aumento

Nella Nigeria del nord-ovest, migliaia di persone stanno fuggendo dagli attacchi di “banditi” nelle terre che confinano con il Niger. Il 26 giugno, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha espresso la sua preoccupazione per il peggioramento della situazione in questa regione. Come l’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato, più di 30,000 persone sono state costrette a lasciare le zone colpite dal conflitto per il vicino Niger -solo negli ultimi due mesi. Dal 2011, circa 8,000 civili sono rimasti uccisi mentre sono più di 200,000 gli sfollati a causa della crescente insicurezza, denuncia un recente report dell’International Crisis Group.

La violenza nella regione nord-occidentale del paese è aumentata da quando organizzazioni criminali e gruppi jihadisti si sono infiltrati nel conflitto etnico di lunga durata tra le popolazioni Fulani e Hausa, rispettivamente a maggioranza pastori e coltivatori. Inoltre, le conseguenze dei cambiamenti climatici e la crescita demografica hanno contribuito alla competizione per il controllo delle terre in diminuzione tra i due gruppi. Chitra Nagarajan, un ricercatore sul conflitto nigeriano, ha spiegato al The Guardian che “ […] molti Fulbe (Fulani), in particolare nelle zone più rurali, si sono sentiti non solo marginalizzati dagli interventi del governo, ma anche che politiche e programmi, come ad esempio la vendita di terra da pascolo, hanno ridotto i loro mezzi di sostentamento”. Infatti, molti attacchi armati e razzie di bestiame sono generalmente associati a responsabili appartenenti a comunità Fulani.  

La vita quotidiana nei villaggi nord-occidentali, in particolare negli stati di Zamfara, Kaduna, Katsina e Sokoto, sta diventando insostenibile poiché ci si aspetta sempre più frequentemente che avvengano violente incursioni di “banditi”. Attualmente, l’UNHCR e le autorità del Niger stanno lavorando insieme per ricollocare all’incirca 11,000 rifugiati in sicurezza dalla Nigeria. Nonostante gli sforzi internazionali siano ampiamente dedicati alla lotta contro i gruppi jihadisti nella regione del Sahel e nell’Est del paese, una maggiore attenzione andrebbe rivolta nei confronti delle migliaia di persone sfollate internamente, e al di là dei confini internazionali, nella Nigeria nord occidentale.

 

Per saperne di più:

https://www.unhcr.org/news/stories/2020/6/5ef5e99e4/30000-refugees-flee-violence-northwestern-nigeria-months-alone.html

https://www.theguardian.com/world/2020/jun/03/waves-of-bandit-massacres-rupture-rural-life-in-north-west-nigeria

https://www.africanews.com/2020/06/16/30000-people-flee-nigeria-to-niger-over-unrest-unhcr/

https://www.crisisgroup.org/africa/west-africa/nigeria/288-violence-nigerias-north-west-rolling-back-mayhem

https://www.aljazeera.com/news/2020/05/nigeria-violence-drives-23000-neighbouring-niger-unhcr-200512140502217.html

 

Autore: Rossella Fadda

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