I rifugiati disabili lottano per soddisfare i loro bisogni primari

Una madre di una bambina disabile spinge la sua carrozzina Una madre di una bambina disabile spinge la sua carrozzina Syrian Observatory for Human Rights

19 giugno 2020

L’ONU affronta i problemi relativi alla mancanza di cibo, accoglienza, prodotti per l’igiene e assistenza sanitaria per i rifugiati disabili

L’Humanitarian Affairs Segment del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) ha affrontato le urgenti questioni umanitarie relative ai rifugiati disabili di tutto il mondo alla luce dell’attuale emergenza COVID-19. I leader delle Nazioni Unite (ONU), gli Stati membri, i gruppi di sviluppo e le organizzazioni umanitarie hanno elaborato dei piani di risposta ai bisogni degli sfollati con disabilità che durante la pandemia lottano per soddisfare anche i loro bisogni primari. 

Tra marzo e maggio 2020, Human Rights Watch (HRW) ha condotto un sondaggio intervistando telefonicamente i rifugiati con disabilità che risiedono in Libano, Siria e Grecia, i quali hanno rivelato la difficoltà di accesso ai servizi igienici e la fatica con cui riescono a pagare gli affitti, a comprare beni di prima necessità (cibo, medicine e prodotti igienici) e ad usare i dispositivi di assistenza. Inoltre, dalla ricerca emerge che i rifugiati disabili in Grecia non sono stati adeguatamente identificati e ciò rende più difficile per loro trovare protezione e accedere all'assistenza sanitaria.

Secondo la valutazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) di aprile 2020 sull’impatto della pandemia sui rifugiati in Libano, l’84% dei profughi disabili si è detto preoccupato della sua sicurezza alimentare. Inoltre, la mancanza di sostegni economici sufficienti costringe le famiglie dei profughi a spendere le loro limitate risorse economiche per comprare del cibo invece che i prodotti igienici come il sapone. 

La difficoltà persistente con cui i rifugiati disabili accedono ad una corretta igiene e all’assistenza sanitaria li espone a rischi maggiori durante la pandemia in corso; in risposta a questo, l’ONU ha lanciato il COVID-19 Humanitarian Response Plan a maggio 2020 promettendo di risolvere la penuria dei beni di prima necessità e l’accesso limitato ai servizi sanitari per le persone a maggiore rischio di contrarre il virus, incluse le persone disabili. Tuttavia,l’implementazione del piano è stata molto lenta.

Emina Ćerimović, ricercatrice senior presso la Disability Rights Division di HRW, ha dichiarato che “I leader mondiali si sono presi impegni coraggiosi per includere e proteggere i rifugiati e gli sfollati che sono stati a lungo dimenticati. Ora, i governi devono intensificare i loro sforzi e fornire un consistente supporto economico -e non solo- per trasformare questi impegni in realtà. Le persone con disabilità contano su di loro”.

 

Per saperne di più:

https://www.syriahr.com/en/169361/

https://www.un.org/ecosoc/en/events/2020/humanitarian-affairs-segment

https://www.hrw.org/news/2017/01/18/greece-refugees-disabilities-overlooked-underserved

https://www.un.org/development/desa/ageing/wp-content/uploads/sites/24/2020/05/GHRP-COVID19_May_Update.pdf

 

Autore: Matthew Burgos; Traduzione: Silvia Luminati

Letto 444 volte