In vista della Conferenza dei donatori per lo Yemen che si terrà in giugno, il 26 maggio il Programma Alimentare Mondiale ha lanciato un allarme alla comunità internazionale sulla criticità della situazione degli aiuti in Yemen, sottolineando come i progetti umanitari siano a rischio e la loro interruzione metterebbe molte vite in pericolo. Questo annuncio è stato seguito dalla dichiarazione di giovedì di 17 organizzazioni umanitarie internazionali che hanno evidenziato che i progetti al momento in atto in Yemen potrebbero dover essere terminati prima della fine dell’anno.
Questo aprirebbe a delle criticità importanti poiché l’80% della popolazione yemenita dipende dagli aiuti umanitari. Lo Yemen è ancora oggi devastato dal conflitto fra il governo di Hadi e i ribelli Houthi che si protrae dal 2014. Ma anche prima dello scoppio della guerra lo Yemen versava in condizioni disperate a causa della povertà dilagante che ne facevano una delle nazioni più povere al mondo. Attualmente in Yemen 10 milioni di persone sono in stato di insicurezza alimentare e 3.5 milioni di persone sono sfollati all’interno del proprio territorio, rimpatriati e richiedenti asilo. Di conseguenza, l’arrivo del COVID-19 si viene a sommare a una situazione di fragilità estrema preesistente, in cui il sistema sanitario è al collasso e in cui, se le operazioni umanitarie dovessero restare a corto di fondi, la pandemia avrà un impatto dirompente sulle già instabili condizioni dello Yemen.
Alla luce di questo, la Conferenza dei donatori per lo Yemen sarà fondamentale per poter dare una risposta efficace a queste problematiche. Come ha dichiarato Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari: “È molto importante che la comunità internazionale faccia un passo avanti adesso e durante la Conferenza dei donatori il 2 giugno, perché ci stiamo dirigendo verso il baratro fiscale. Se non si otterranno finanziamenti, i programmi che tengono in vita la popolazione […] dovranno essere interrotti”.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2020/05/1064892
https://news.un.org/en/story/2020/05/1064992
Autore: Giulia Azzarone