Burundi tra assenza della legge e paura

Proteste popolari contro il partito al governo CNDD-FDD Proteste popolari contro il partito al governo CNDD-FDD © Heinrich-Boll-Stiftung/ Igor Rugwiza

Oggi, il Burundi sta assistendo a severe violazioni dei diritti umani contro la popolazione, perpetrate dalle forze di sicurezza governative e da un gruppo di giovani milizie.

In vista della corsa alle elezioni presidenziali 2020, il Burundi potrebbe benissimo assomigliare a uno Stato devastato dalla guerra, dove le opposizioni, i gruppi di attivisti, le organizzazioni non governative e i media sono costantemente repressi dalla polizia, dalle forze di sicurezza e da un gruppo di giovani “attivisti” noto come Imbonerakure. Questa situazione emerge come l’outcome delle controverse elezioni del 2015, quando il Presidente Pierre Nkurunziza ha deciso di correre per un terzo mandato, con i risultati del voto contestati da tutte le opposizioni: da allora, il Burundi è entrato in una spirale di violenza e instabilità politica, con più di 1200 persone uccise e più di 400000 che hanno lasciato le loro case tra Aprile 2015 e Maggio 2017.

Ma ancor più, sorprendentemente, Nkurunziza ha annunciato che non si sarebbe ricandidato nel 2020, se nonché un referendum costituzionale del 2018 ha aperto la strada a una potenziale estensione della sua permanenza al potere fino al 2034.

Come riportato da una Commissione d’Inchiesta delle Nazioni Unite sul Burundi, la situazione per i diritti umani è molto critica nella regione, con il governo che sta rafforzando il suo controllo sulla popolazione e decine di arresti, rapimenti, atti di tortura e stupri, commessi dalle forze governative e dal gruppo Imbonerakure. La libertà di espressione non esiste affatto nel Paese, e i reporter, assieme ai media locali e internazionali e alla popolazione stessa, si guardano bene dal parlare contro il partito al potere, il Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia-Forze per la Difesa della Democrazia (CNDD-FDD).

E assieme a tutto questo, la situazione è stata ancor più peggiorata dal recente scoppio di una epidemia di malaria, che, secondo i più recenti report, ha già ucciso oltre 1800 persone, con 5,5 milioni di casi confermati in tutta la regione.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2019/09/1045652

https://www.aljazeera.com/news/2019/09/fear-warns-burundi-atrocities-polls-190904133751594.html

https://www.thenewhumanitarian.org/analysis/2019/08/20/burundi-humanitarian-crisis-ruling-party

 

Autore: Pasquale Candela

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