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Afghanistan: incertezza politica e crisi di rifugiati

Bambini rifugiati afghani seduti sulla cima di una collina Bambini rifugiati afghani seduti sulla cima di una collina Spc. Daniel P. Shook/U.S. Army

10 Febbraio 2020

Una terribile crisi di rifugiati legata a 40 anni di instabilità politica continua, nonostante le negoziazioni in corso tra gli Stati Uniti e i Talebani

L’Afghanistan sta oggi vivendo diversi problemi: da un lato, le interminabili ostilità nel mezzo dei colloqui in corso tra Stati Uniti e Talebani; gli incerti e contestati risultati delle elezioni presidenziali tenutesi a Dicembre; e dall’altro lato, una grave crisi di sfollati lunga 40 anni. 

Soltanto nel 2019, circa un milione di persone era in cammino per il Paese, sfollata dai conflitti e da disastri, o rimandata indietro dalle nazioni vicine, secondo nuovi dati delle Nazioni Unite. Quest’anno, invece, il conflitto ha sfollato più di 350000 persone in tutto il Paese dal primo Gennaio, secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). In tutto, 354664 persone sono state sfollate in 31 delle 34 province totali, secondo quanto riportato dall’OCHA. Per comparazione, circa 310000 persone sono state cacciate dalle loro case nello stesso periodo lo scorso anno. La maggior parte delle persone che sono scappate si trovavano nella regione del nordest con più di 160000 sfollati, seguite dall’est con 68000, il nord con 60000, e l’ovest con 29900. 

Una situazione di instabilità lunga 40 anni, dove gli Afghani hanno continuato a scappare dalla violenza, dalla guerra, dal conflitto e da disastri naturali, è alla radice dell’attuale trend di sfollamento. In più, come notato da The New Humanitarian, migrazioni e conflitto sono strettamente collegati, dato che molti Afghani che sono tornati a casa da Paesi vicini hanno trovato le loro case dietro le linee di guerra, e un’economia decadente e carenza di lavoro significano che molti finiscono peggio di com’erano vivendo come rifugiati in altre nazioni. “La maggior parte delle persone tornate dall'estero vivono una vita di sfollamento interno”, ha notato l’Internal Displacement Monitoring Centre di Ginevra in un report di Gennaio. “Essi sono impossibilitati a ritornare nelle loro aree d’origine o diventano nuovamente sfollati una volta in Afghanistan. In alcune parti della nazione, le persone ritornate e gli sfollati interni formano più di un quarto della popolazione”. 

Tutto ciò ha spinto il Governo del Pakistan, uno dei maggiori Paesi ospitanti per i rifugiati Afghani, assieme all’Iran, e l’UNHCR a tenere insieme un meeting ministeriale ad Islamabad la prossima settimana per mandare un messaggio globale riguardo il destino di milioni di Afghani che vivono come rifugiati, molti dei quali sentono che il resto del mondo potrebbe già averli abbandonati. Le nazioni vicine come il Pakistan e l’Iran, infatti, continuano a dimostrare rimarchevole generosità dando rifugio a milioni di donne, bambini e uomini Afghani, il tutto con poca riconoscenza e sempre meno supporto internazionale, come notato dal portavoce dell’UNHCR Andrej Mahecic in una conferenza stampa al Palais des Nations a Ginevra. L’Afghanistan, oggi, ha affermato Mahecic, ha una popolazione di di 35 milioni di persone: circa il 25 per cento di esse sono ex-rifugiati che sono tornati a casa negli ultimi 18 anni, mentre più di un milione di persone sono sfollate all’interno. Circa 4.6 milioni di Afghani - inclusi 2.7 milioni di rifugiati registrati - vivono ancora al di fuori del Paese. Circa il 90 per cento di essi sono ospitati dal Pakistan (1.4 milioni) e dall'Iran (1 milione). In uno sconvolgente trend, gli Afghani sono anche il più grande gruppo di richiedenti asilo attualmente in arrivo in Europa. Ma contro questo scenario di crescente bisogno, aggiunge Mahecic, il supporto mondiale per la situazione dei rifugiati Afghani ha visto un declino: l’UNCHR ha visto crollare negli anni i livelli di finanziamento per le sue già poco supportate operazioni in Afghanistan, Pakistan e Iran, rendendo difficile investire negli Afghani e continuare il supporto alle località ospitanti colpite. Secondo Mahecic, la mancanza di fondi affligge duramente gli sforzi per educare e rendere capaci i giovani Afghani in esilio, che giocheranno un ruolo dominante nel ricostruire le loro comunità al proprio ritorno. Un fallimento nel fare ciò porta con sé immensi rischi per una gioventù non educata, in una regione incline alla radicalizzazione. In tal modo, la conferenza internazionale, il 17 e il 18 Febbraio, metterà in evidenza la generosità, l’ospitalità e la compassione del Pakistan, dell’Iran e degli altri Paesi nell'ospitare una delle più grandi e vecchie popolazioni di rifugiati.

Nel frattempo, dobbiamo anche considerare l’incertezza politica come fattore chiave nel condizionare la situazione del Paese. I risultati preliminari delle elezioni presidenziali dello scorso anno, che sono state annunciate a Dicembre, dopo settimane di rinvii, hanno posto l’attuale presidente Ashraf Ghani in testa, ma il suo principale sfidante ha contestato il conteggio. 

Nonostante i colloqui di pace in corso tra Stati Uniti e Talebani, i combattimenti nel Paese hanno visto un picco lo scorso anno durante i negoziati. Secondo gli analisti, entrambe le parti hanno tentato di di ottenere un vantaggio durante le negoziazioni attraverso mezzi bellici. I colloqui sono poi stati annullati dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump a inizio Settembre, dopo che un soldato Americano è stato ucciso in un attacco dei Talebani. Tuttavia, i colloqui sono poi ripresi, quando l’inviato speciale degli Stati Uniti Zalmay Khalilzad è arrivato nella capitale Afghana il 26 Novembre e ha incontrato gli ufficiali Afghani, incluso il Presidente Ashraf Ghani e il capo del governo Abdullah Abdullah. La visita era la prima di Khalilzad in Afghanistan da quando i negoziati con i Talebani sono ripresi. In ogni modo, è ancora incerto quale ruolo vi sarà per il governo Afghano, dato il crescente numero di vittime nel 2019.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2019/10/350000-afghans-displaced-2019-report-191028091143806.html

https://www.unhcr.org/news/briefing/2020/2/5e4272d64/four-decades-counting-urgent-need-rekindle-hope-millions-afghan-refugees.html

https://www.thenewhumanitarian.org/maps-and-graphics/2020/01/20/Afghanistan-Iran-Pakistan-US-migration-returns

 

Autore: Pasquale Candela; Editor: Shrabya Ghimire

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