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SPECIALE COVID-19: Myanmar, Colombia, Libano

Ad una donna che indossa un trucco tradizionale del Myanmar viene misurata la febbre Ad una donna che indossa un trucco tradizionale del Myanmar viene misurata la febbre © AFP/Ye Aung Thu

In Focus by Silvia Luminati; Editor: Sara Gorelli

1. Myanmar

Il 2 aprile, il Myanmar ha confermato 20 casi COVID-19 ma, in realtà, sono stati eseguiti solo poche centinaia di test a causa della limitata capacità dei laboratori medici. L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) esprime preoccupazione per la situazione nel Myanmar occidentale perché gli scontri tra i soldati e i ribelli sono continuati fino a pochi giorni fa, quando il Myanmar ha aderito all’appello per il cessate il fuoco del Segretario generale. Il conflitto nello stato di Rakhine ha già provocato lo sfollamento di almeno 100.000 persone nel 2019 e lasciato più di 700.000 persone bisognose di assistenza umanitaria.  Il governo del Myanmar ha annunciato un piano per ridurre la diffusione del virus nei campi di sfollamento, dove però è impossibile praticare le misure di distanziamento fisico. Inoltre, l'OCHA ha denunciato le restrizioni e i blocchi agli aiuti umanitari da parte delle autorità di Rakhine che hanno lasciato le comunità di sfollati, “particolarmente vulnerabili all’epidemia”, in stato di bisogno.

 

Per saperne di più:

https://www.hrw.org/news/2020/03/30/myanmar-displacement-camps-are-covid-19-tinderboxes

https://www.ucanews.com/news/myanmar-conflict-rages-on-despite-covid-19-threat/87616

https://asiatimes.com/2020/04/covid-19-restores-myanmar-militarys-lost-powers/

https://reliefweb.int/map/myanmar/myanmar-idp-sites-kachin-state-31-january-2020

https://www.un.org/press/en/2020/sgsm20032.doc.html


2. Colombia

I ribelli dell'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) hanno dichiarato il cessate il fuoco per l’emergenza sanitaria in corso. Nel comunicato rilasciato dall’ELN, la decisione è stata definita come un "gesto umanitario" nei confronti del popolo colombiano. Il cessate il fuoco proclamato dai guerriglieri e la loro volontà di rilanciare i negoziati di pace sono i più grandi passi compiuti dall'inizio del conflitto armato. Il Segretario generale ha accolto con favore l'annuncio dell’ELN perché consentirà alle autorità colombiane di affrontare efficacemente la minaccia della pandemia, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili nelle aree colpite dal conflitto, come la regione del Pacifico.

 

Per saperne di più:

https://www.aa.com.tr/en/americas/colombias-eln-group-call-ceasefire-over-covid-19/1785283

https://theowp.org/colombias-eln-rebels-agree-to-a-ceasefire-due-to-covid-19/

https://colombiareports.com/colombias-eln-rebels-and-government-take-three-steps-towards-peace-at-once/

 

3. Libano

I peacekeepers delle Nazioni Unite stanno aiutando le autorità libanesi nella lotta contro l’epidemia fornendo materiale e altre forniture. La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite ha donato mascherine e guanti chirurgici al comune di Naqoura il quale ospita il quartier generale della Missione delle Nazioni Unite. Tuttavia, Human Rights Watch ha espresso preoccupazione per la condizione di 1.5 milione di rifugiati siriani in Libano visto che 21 comuni libanesi li hanno sottoposti al coprifuoco, in quanto "misura per combattere il virus". Dal momento che il numero di casi COVID-19 in Libano sta aumentando, i siriani stanno sollevando timori circa la loro possibilità di accedere e ricevere assistenza sanitaria.

 

Per saperne di più:

https://unifil.unmissions.org/unifil-donation-naqoura-municipality-fight-covid-19

https://www.hrw.org/news/2020/04/02/lebanon-refugees-risk-covid-19-response

https://www.aljazeera.com/news/2020/04/covid-19-lebanon-municipalities-discriminate-refugees-200402154547215.html

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