Stampa questa pagina

Mine antipersona

Antipersonnel landmine Antipersonnel landmine © Photo by Diy13 on iStock

Cosa sono le mine antipersona?

Le mine antipersona sono dei dispositivi contenenti esplosivo, il cui meccanismo di detonazione si attiva per vicinanza o contatto con un individuo. L’esplosione causata da una mina antipersona produce effetti devastanti sulle vittime, senza alcuna distinzione tra civili, personale umanitario e soldati. 

 

Qual è impatto sulla popolazione civile?

Il "Landmine Report 2020" del Landmine and Cluster Munition Monitor, un'iniziativa della società civile che fornisce ricerche per la International Campaign to Ban Landmines - Cluster Munition Coalition (ICBL - CMC), ha registrato solo nel 2019 circa 5,554 vittime di mine antipersona. Tra gli effetti devastanti dell'utilizzo di mine antiuomo si contano danni psicologici, ustioni, cecità o altre lesioni che durano tutta la vita, com ed esempio importanti menomazioni fisiche. Inoltre, gli Stati ancora contaminati da ordigni esplosivi sono 66, mentre 12 sono quelli produttori di mine terrestri. Un’ulteriore minaccia per l’effettiva attuazione delle disposizioni del Trattato è rappresentata dall’utilizzo di mine improvvisate, da parte di gruppi armati non statali (NSAG). Nel 2019 circa 156 km2 di terreno sono stati dichiarati bonificati dalle mine, grazie ai fondi concessi dalle Nazioni Unite. Uno degli sviluppi più spiacevoli del 2020 è stata la nuova politica adottata dagli Stati Uniti (USA), che ha annullato i divieti sulla produzione ed uso delle mine antipersona, allontanandoli dal percorso per l’adesione al Trattato. 

 

Cosa sta facendo la comunità internazionale al riguardo?

Sono molti i passi in avanti fatti dalla comunità internazionale verso il rafforzamento della risposta alla minaccia rappresentata dalle mine antipersona. Nel 1997 in seguito al “Processo di Ottawa”, nasce il Trattato per la messa al bando delle mine antipersona che rappresenta il primo successo per il “disarmo umanitario”. Frutto del lavoro dell’ICBL, il Trattato prevede per gli Stati parte l’obbligo di distruggere le proprie riserve di mine, di bonificare le aree contaminate e di offrire supporto alle vittime. Vieta, inoltre, la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento e l’utilizzo di mine antipersona. 

Il 25 maggio 2021 si terrà il 24° International Meeting of Mine Action National Directors and United Nations Advisers (NDM-UN), un’opportunità per rinnovare e rafforzare la cooperazione tra gli attori parte della lotta contro le mine antipersona.

 

Autore: Francesca Mencuccini; Editor: Benedetta Spizzichino

Letto 580 volte