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RCA: 3.4 milioni di persone in condizioni igieniche-sanitarie precarie

Repubblica Centrafricana Repubblica Centrafricana © Sandis Sveicers via Shutterstock

Nella Repubblica Centrafricana l’instabilità politica, l’insicurezza alimentare e le condizioni igieniche precarie mettono in grave pericolo le fasce più vulnerabili.

L’ Humanitarian Needs Overview è parte della Global Humanitarian Overview, una serie di rapporti annuali pubblicati dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari. L'obiettivo dell'analisi è quello di raccogliere dati e informazioni sui bisogni umanitari e sulle emergenze delle popolazioni in tutto il mondo al fine di sviluppare e garantire adeguati piani di finanziamento. L'approccio intersettoriale dell'analisi identifica la natura multidimensionale dei bisogni delle persone in tutti i settori; quindi, comprendendo il complesso quadro, l'obiettivo principale del rapporto è quello di consolidare e organizzare una pianificazione congiunta per una risposta strategica.

Il presente Humanitarian Needs Overview si concentra sulla Repubblica Centrafricana e sul piano strategico di assistenza sanitaria necessario. Grazie all’ultimo rapporto condotto sulla regione è stato possibile sviluppare un progetto di aiuti multisettoriale che ha fornito assistenza a 1.5 milione di persone nei primi nove mesi del 2022. Nonostante l’ingente piano sviluppato nel 2022, a causa dell’incerto contesto di sicurezza, la regione necessita di ulteriori aiuti umanitari per fronteggiare la crescente crisi alimentare e migliorare le condizioni igieniche precarie.

Secondo il rapporto del 2023, 3.4 milioni di persone necessitano di urgente assistenza sanitaria e di protezione, un netto aumento rispetto ai 3.1 milioni dell’anno precedente. Il dato corrisponde al 56% della popolazione attualmente in condizioni di insicurezza alimentare e di crescente vulnerabilità – fisica e mentale – dato il contesto di violenza circostante. A causa dei costanti conflitti armati e guerriglie urbane molte persone sono costrette a continui periodi di spostamento. Attualmente sono quasi mezzo milione le persone dislocate (IDPs) nel paese; di queste oltre il 60% sono costrette a questa precaria condizione da oltre due anni e un terzo di essi da oltre quattro anni. 

Tra le persone sfollate nel paese e la popolazione maggiormente a rischio, i settori che più richiedono assistenza sono: l’igiene, la sanificazione e la crescente richiesta di acqua potabile. Queste tre emergenze sono fortemente marcate tra il vasto numero di persone in continuo spostamento all’interno del paese, ma anche tra le famiglie ospitanti – famiglie che ospitano persone sfollate internamente o rifugiati – si registrano condizioni di salute deboli e precarie. 

Tra le fasce di popolazione più colpite dalla crescente instabilità nel paese i bambini sono ogni anno maggiormente a rischio. Secondo il report, nella prima metà del 2022 il 10% dei bambini frequentanti le scuole elementari ha dovuto abbandonare il percorso scolastico. Al di fuori della protezione e del controllo garantito dalle strutture scolastiche i bambini sono maggiormente a rischio di sfruttamento minorile e violenza sessuale; inoltre, i bambini sono più a rischio di essere reclutati con la forza dai gruppi armati presenti nel territorio mentre le bambine di venire forzate in matrimoni combinati e dunque di incorrere in gravidanze indesiderate e precoci. 

Oltre alle fasce infantili, a causa dei continui conflitti tra gruppi armati, anche le donne in contesti instabili sono fortemente a rischio di subire violenza sessuale. Inoltre, le donne incinte in condizioni igieniche e sanitarie vacillanti e precarie rischiano di non riuscire a portare a compimento il periodo di gravidanza o di incorrere in varie malattie che possono mettere in grave rischio la vita del feto e della donna stessa.

In conclusione, la costante instabilità economica, politica e i continui scontri tra i gruppi armati in conflitto nella Repubblica Centrafricana continuano a deteriorare la situazione interna al paese. Secondo l’Humanitarian Needs Overview un nuovo piano d’aiuti multisettoriale è necessario per fronteggiare le nuove sfide poste in essere nel 2023. All’interno del paese il numero degli sfollati è in continuo aumento arrivando a quasi mezzo milione di persone. Le condizioni di igiene e di salute della popolazione sfollata e della popolazione maggiormente vulnerabile necessitano di un ingente piano d’aiuti. Inoltre, l’insicurezza del territorio mette a rischio anche la sicurezza delle fasce infantili e delle donne, maggiormente esposti alla violenza sessuale. Secondo il report rispetto al 2022 sono aumentate a 3.4 milioni le persone che nel 2023 sono bisognose di vitale assistenza umanitaria. 

 

 Rapporto completo in lingua originale: 

di Federica Tognolli

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