Il 18 novembre, il Fondo Internazionale per l'Infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF) ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché ponga fine alla continua violenza perpetrata nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa, che colpisce innumerevoli bambini. L'agenzia delle Nazioni Unite ha riferito che, dall'inizio dell'anno, ogni settimana quasi dieci bambini sono stati uccisi in diversi paesi, tra cui Iran, Iraq, Libia, Sudan, Siria, Yemen e nel conflitto israelo-palestinese. Nel complesso, i dati su questo problema sono allarmanti, poiché si stima che oltre 580 bambini siano stati uccisi nella regione da gennaio.
In particolare, questa settimana sono stati segnalati diversi casi di uccisioni di bambini. Nel nord della Siria, nel campo di Al-Hol per gli sfollati, dove molte delle vittime sono parenti di ex combattenti terroristi, due ragazze sono state trovate brutalmente uccise. Inoltre, la fine della tregua sostenuta dalle Nazioni Unite nello Yemen ha portato a un ulteriore aumento degli attacchi armati, lasciando i bambini e le loro famiglie senza protezione. Purtroppo, la stessa situazione si è manifestata negli Stati del Nilo Blu e del Kordofan occidentale, in Sudan, dove le categorie più vulnerabili di civili - donne e bambini - continuano ad essere quelle più colpite dal conflitto armato.
Per quanto riguarda questi ultimi avvenimenti, l'UNICEF ha sottolineato l'importanza della Convenzione dei Diritti del Bambino e ha sottolineato che "il diritto dei bambini ad essere protetti dalla violenza deve essere sempre sostenuto da tutte le parti in conflitto".
Per saperne di più, vedi anche:
- https://news.un.org/en/story/2022/11/1130797
- https://www.unicef.org/press-releases/violence-conflict-and-unrest-robs-nearly-580-children-their-lives-middle-east-and
- https://www.ctvnews.ca/world/children-s-deaths-must-stop-in-iran-says-unicef-as-protests-continue-1.6160501
di Alexia Tenneriello