Gli sviluppi della Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan: il rapporto del Segretario Generale

Bandiere nella sede di UNMISS in Sud Sudan Bandiere nella sede di UNMISS in Sud Sudan © Billy/UNMISS

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto del Segretario generale dell'ONU del 25 febbraio 2022, sugli sviluppi e l’estensione della missione UNMISS.

Il rapporto è introdotto dal messaggio del 31 dicembre dal presidente sudsudanese, Salva Kiir, in cui delinea le future sfide del paese. Queste includono: la pandemia da coronavirus, inondazioni e persistenti difficoltà economiche, nonché l'attuazione dell'Accordo Rivitalizzato sulla Risoluzione del Conflitto in Sud Sudan.

La strada per l’incorporazione dell’accordo rivitalizzato nella Costituzione è stata aperta il 20 dicembre 2021, dopo l’approvazione del disegno di legge per la modifica costituzionale da parte dell’Assemblea legislativa nazionale di transizione ricostituita.

A livello regionale, la Commissione dell'Unione Africana è incaricata di coordinare una valutazione trilaterale delle esigenze elettorali e costituzionali del paese, assieme alle Nazioni Unite e l'IGAD. Le divisioni etniche, le questioni relative alla terra e alle risorse, nonché varie attività criminali hanno continuato ad aggravare l'insicurezza nazionale e civile, insieme alla lotta politica locale tra organizzazioni non firmatarie, la disintegrazione e gli scontri interni alle varie fazioni, la violenza ed i conflitti intercomunali e intracomunitari che si concentrano in tre regioni, quella del Grande Nilo Superiore, quella Equatoriale Maggiore e quella di Bahr Al-Ghazal.

A dicembre l'inflazione è salita del 12,7%, a causa degli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari, con pesanti effetti sui civili; secondo il Global Hunger Index, il grado di insicurezza alimentare è allarmante. Sul lato umanitario, il COVID-19 ha impattato gravemente il sistema sanitario, educativo, ed economico-commerciale del paese. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) stima che 8,9 milioni di persone avranno bisogno di aiuti umanitari e servizi di protezione nel futuro.

 Nella seconda parte del rapporto viene analizzata l’implementazione sul campo degli obiettivi e delle azioni comprese nel mandato dell’UNMISS. In diversi forum, il Rappresentante Speciale del Segretario Generale ha continuato ad esercitare la sua funzione di buoni uffici incontrando partner e parti interessate dall'Accordo Rivitalizzato per la Pace e la Sopravvivenza del Sud Sudan. L'UNMISS e il Governo continuano a compiere progressi significativi nel miglioramento della comunicazione globale e del coordinamento per facilitare le operazioni della Missione.La missione è stata la piattaforma per discussioni trasversali sul ruolo dei giovani nelle transizioni pacifiche, completando 28 sessioni di sensibilizzazione sulla protezione dei minori; ha facilitato una serie di workshop sulla governance di genere, sostenendo l'inclusione delle donne nel processo decisionale a tutti i livelli. Attraverso iniziative di riconciliazione, stabilità e resilienza, la missione sta lavorando per ridurre le tensioni intercomunali e la violenza legata al bestiame nelle aree confinanti con Bahr el-Ghazal e Warrap.

Altri forum condotti da UNMISS sono stati incentrati sulla sensibilizzazione sul tema degli sfollati interni e delle comunità ospitanti in Equatoria orientale, Unity e Bahr el-Ghazal, al fine di facilitarli sostenendo la Commissione di soccorso e riabilitazione (RRC) nei suoi sforzi per garantirne la sicurezza. La missione ha condotto una serie di pattugliamenti volti a promuovere un ambiente sicuro per il loro ritorno volontario, informato e dignitoso e per la protezione dei siti civili. Il Mine Action Service ha condotto 83 operazioni di smaltimento di ordigni esplosivi e mine, liberando 9 campi contaminati.

 UNMISS continua a fornire protezione fisica a 34.056 persone in Malakal, e nelle regioni orientali, dove sono state stanziate task force. Per facilitare la consegna degli aiuti e salvaguardare la sicurezza degli operatori umanitari, UNMISS ha condotto 5 pattuglie di lunga durata e 91 di breve durata. La missione ha registrato 12 violazioni dell'accordo sullo status delle forze, tra cui un incidente di interferenza in materia di diritti umani da parte dell'SPLM/A-IO, che ha arrestato e detenuto membri dello staff nazionale non seguendo le procedure stabilite dall’accordo con il governo.

 Dal brief sulla violenza civile è emerso che almeno 3.414 civili sono stati sottoposti a una delle quattro principali forme di danno -uccisioni, lesioni, rapimenti e violenza sessuale- tra gennaio e dicembre 2021. Gli incidenti registrati sono stati 982: 184 con effetti negativi sulla protezione dei diritti umani, 245 hanno provocato la morte di civili, mentre in 125 ci sono stati feriti. Le vittime civili sono state però ridotte, rispetto al 2020, del 18%.

Un totale di 18 ragazzi è stato reclutato e utilizzato dalle Forze di Difesa del Popolo del Sud Sudan, SPLM/A-IO e SSOA. A questo riguardo, è stato tenuto un corso di formazione sulla protezione dei minori dai rischi legati alla violenza politica e radicalizzazione. Nonostante una generale diminuzione della violenza politica, il periodo di riferimento è stato caratterizzato dal continuo ricorso alla violenza sessuale, UNMISS ha ricevuto notizie non verificate, ma inquietanti, di un aumento degli episodi segnalati da donne e ragazze.

 L'UNMISS sta monitorando anche lo stato di diritto del paese, fornendo supporto tecnico e assistenza riguardo: restrizioni poste dal governo sul diritto alla libertà di espressione e di riunione, che ha colpito non solo la società civile, ma anche i media; e casi di esecuzione extragiudiziale, dai quali sono emerse le limitate capacità del sistema legale nel rispettare le garanzie per un processo equo ed imparziale. Il bando della pena capitale attraverso l’implementazione del capitolo V dell'Accordo Rivitalizzato sulla Giustizia di Transizione è un altro degli obiettivi a breve termine.

 L’ultima parte fornisce  raccomandazioni su come poter migliorare l’operato in campo e rendere la missione maggiormente efficiente e reattiva ai problemi della regione.

Il Segretario Generale ha chiesto al Presidente Salva Kiir di tradurre gli impegni in azioni per la piena attuazione dell'accordo di pace entro i termini concordati. Ha esortato il governo ad assumersi le sue responsabilità ed affrontare il ciclo di violenza, le razzie di bestiame, e gli episodi di censura, molestie e arresti arbitrari di civili, attivisti e giornalisti, e a porvi fine.

 

 

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