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OIM: migliaia di civili tornano in Etiopia

Migranti etiopi all’aeroporto Migranti etiopi all’aeroporto © Avand Hasan/IOM 2022

Questa è la sintesi di un report dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) sul ritorno dei civili etiopi dallo Yemen. 

Il 24 maggio, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) delle Nazioni Unite ha pubblicato un report sulla sua attuale operazione di Rimpatrio umanitario volontario o Voluntary Humanitarian Return (VHR) nello Yemen. L'obiettivo dell'operazione è supportare il ritorno dallo Yemen di quasi 6.750 civili etiopi nel loro paese. Non si tratta del primo volo di ritorno organizzato dall'Organizzazione quest'anno; infatti, più di 600 migranti etiopi sono arrivati ad Addis Abeba su altri tre voli VHR, tra cui 60 bambini migranti non accompagnati. Inoltre, l'OIM afferma che ulteriori voli dallo Yemen all'Etiopia sono destinati a partire nelle prossime settimane; tuttavia, affinché questo sia possibile, è urgentemente necessaria maggiore assistenza per aiutare tutti i civili che vogliono tornare a casa. La volontà delle persone di tornare nel proprio paese risiede soprattutto nel fatto che la situazione nello Yemen continua a peggiorare a causa della guerra incessante: questo contesto instabile ha inevitabilmente portato al crollo dell'economia del paese e ad un peggioramento delle condizioni di vita. 

Pertanto, come sottolinea il report, migliaia di migranti bloccati nello Yemen hanno espresso il desiderio di tornare volontariamente in Etiopia. Per tale motivo, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) sta richiedendo 7,5 milioni di dollari per essere in grado di assicurare questi civili in un ritorno sicuro, per potergli dare assistenza sanitaria e aiuto durante il viaggio. Nello Yemen, l'OIM è responsabile dell'organizzazione sia della partenza che dell'arrivo di queste persone; di conseguenza, sono garantiti l’organizzazione dei voli, la consulenza pre-partenza, l'acquisizione dei documenti di viaggio, ed è assicurato anche il coordinamento con le autorità locali per garantire un  passaggio sicuro. Una volta tornati in Etiopia, le persone ricevono cibo, alloggi temporanei, assistenza medica, consulenza e altri beni essenziali quotidiani.

Come ha affermato Christa Rottensteiner, responsabile della missione dell'OIM in Yemen, "I migranti in transito o bloccati nello Yemen sono alcuni dei più colpiti dal deterioramento della situazione umanitaria nel paese". Continua affermando che "Sopportano situazioni di pericolo di vita e arrivano quotidianamente nei centri di assistenza dell'OIM dopo aver subito trattamenti inumani come detenzione arbitraria, trasferimenti forzati, sfruttamento e tortura. VHR è l'unica opzione per un ritorno sicuro dallo Yemen ed è un'ancora di salvezza per migliaia di migranti bloccati." Questa dichiarazione si riferisce principalmente a Ma'rib, che è stato uno dei punti focali nel conflitto dello Yemen che dura ormai da sette anni. Il centro metropolitano di Ma'rib è a circa 25 chilometri dalla più vicina linea del fronte, e con circa un milione di yemeniti sfollati dall'inizio del conflitto, la regione ha i più alti livelli di sfollamento nel paese. Attualmente, circa 4.500 migranti sono bloccati a Ma'rib, incapaci di attraversare i fronti. 

Inoltre, insieme a questa operazione, l'OIM collabora anche con partner per assistere il Governo etiope con il sostegno di migliaia di civili arrivati dal Regno dell'Arabia Saudita (KSA) dopo la firma di un accordo tra l'Etiopia e l'Arabia Saudita. Inoltre, ci si aspetta un aumento del numero di civili che tornano nei prossimi mesi di quest'anno - 75.000 migranti etiopi saranno rimpatriati nell'ambito dell'operazione in corso.

È chiaro che è necessario un maggiore sostegno finanziario per garantire la buona riuscita di queste operazioni; per questo motivo, sia l'Organizzazione internazionale per le Migrazione che i partner del Piano di risposta dei migranti per il Corno d'Africa e lo Yemen (MRP) chiedono circa 11 milioni di dollari USA per poter fornire assistenza post-arrivo ai rimpatriati.

 

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di Alexia Tenneriello

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