Pesanti bombardamenti si sono abbattuti nelle prime ore di questo 22 settembre contro le postazioni di Hezbollah nel sud del Libano, segnando un altro apice nella serie di ostilità che intercorrono tra Israele e il gruppo militante libanese. L’attacco, durato diverse ore, ha provocato la morte di almeno 492 persone, di cui 35 bambini, e almeno 1074 feriti tra combattenti e civili, afferma il Ministro della Salute libanese. Gli attacchi aerei sono arrivati dopo un aumento delle tensioni lungo il confine nelle ultime settimane e rappresentano uno dei bombardamenti più violenti dall'ultima guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006.
La maggior parte delle vittime dell'attacco proveniva dal sud del Libano, vicino al confine con lo Stato di Israele. Hezbollah, organizzazione terroristica sciita e partito politico, che controlla una grande porzione del sud del Libano, era il principale obiettivo dei raid. Tuttavia, quando i bombardamenti hanno colpito le aree residenziali, sono stati segnalati numerosi civili tra le vittime, tra cui donne e bambini. Di conseguenza, il governo israeliano ha giustificato i bombardamenti accusando Hezbollah di continue provocazioni e azioni aggressive, oltre che di lanci di razzi contro il territorio israeliano.
Dopo questo ennesimo e sanguinoso episodio, la comunità internazionale ha risposto con una condanna diffusa, sollecitando moderazione da entrambe le parti. Le Nazioni Unite hanno chiesto un immediato cessate il fuoco e hanno invitato alla de-escalation del conflitto per evitare ulteriori vittime civili. Il governo libanese ha richiesto un intervento internazionale, promettendo di portare la questione al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Nel frattempo, le agenzie umanitarie si sono mobilitate per fornire aiuti ai civili colpiti, anche se, a causa delle ostilità in corso, l'accesso rimane difficile.
Per saperne di più:
- USA today, Israeli airstrikes on Hezbollah in Lebanon escalate in biggest attack since Oct. 7
- Politico, Lebanon says Israeli strikes kill 492