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Aiuti transfrontalieri in Siria: l’ONU approva la Risoluzione 2642

Aleppo, Siria Aleppo, Siria Aladdin Hammami via Unsplash

03 Gennaio

Il deterioramento della situazione umanitaria in Siria rende necessaria l’estensione degli aiuti transfrontalieri

Il 12 luglio 2022 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la Risoluzione 2642 riaffermando il suo impegno nel garantire le operazioni umanitarie in Siria. 

La Risoluzione 2642 estende le circostanze previste dal paragrafo 2 e 3 della Risoluzione 2165 del luglio 2014 al confine di Bab al-Hawa, nella Siria nordoccidentale. In conformità con tale Risoluzione le Nazioni Unite istituirono formalmente i valichi transfrontalieri nei confini di Bab al-Salam, Bab al-Hawa, Al Yarubiyah e Al-Ramtha, per garantire l’assistenza umanitaria, il rifornimento di attrezzature mediche, di beni di prima necessità, di cibo e di acqua potabile per le popolazioni colpite.

 

L’urgente necessità di prolungare gli aiuti umanitari per ulteriori sei mesi – fino al 10 luglio 2023 – risponde al deterioramento delle condizioni di salute della popolazione siriana. La situazione umanitaria siriana si è infatti aspramente deteriorata a seguito della recente comparsa di casi di colera. 

Nel settembre 2022 sono stati registrati i primi casi e la rapida diffusione dell’epidemia ha portato il 3 ottobre alla prima morte accertata. Così come dichiarato dalle varie ONG attive sul territorio, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici sono condizioni essenziali per prevenire la diffusione dell’epidemia.

 

La grave situazione sanitaria, peggiorata da un sistema sanitario debole e al collasso, ha dunque reso necessario potenziare l’attività medica sul territorio, garantita dai valichi alle frontiere. 

L’estensione degli aiuti umanitari transfrontalieri per un periodo di ulteriori sei mesi è dunque volta a consentire la continuazione delle operazioni umanitarie da parte delle Nazioni Unite e delle varie ONG presenti sul territorio.

 

Attualmente nel territorio siriano centinaia di migliaia di civili, di cui moltissimi bambini, vivono in condizioni igieniche precarie all’interno dei campi profughi, creati a partire dall’inizio del conflitto siriano nel marzo 2011. 

Senza l’estensione prevista dalla Risoluzione 2642 l’incapacità strutturale del sistema sanitario siriano, fragile e succube di fronte al conflitto civile ancora in atto, non riuscirebbe a contrastare e nemmeno a rallentare le dure conseguenze umanitarie dell’epidemia di colera.


Per saperne di più, visita:

Risoluzione 2642:

https://digitallibrary.un.org/record/3980717?ln=en&_gl=1*tktcao*_ga*NTI2Nzk5NTgwLjE2NzE0NDAwNDU.*_ga_TK9BQL5X7Z*MTY3MzI1Mzk2OC4xLjEuMTY3MzI1NTcwOS4wLjAuMA.

Risoluzione 2165:

https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N14/465/91/PDF/N1446591.pdf?OpenElement

https://news.un.org/en/story/2023/01/1132142

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/cosa-sta-succedendo-siria-il-conflitto-e-la-situazione-oggi

https://terredeshommes.it/comunicati/escalation-in-siria-corridoi-umanitari-e-protezione-per-i-civili/

https://www.msf.org/humanitarian-access-northwest-syria-must-be-ensured

 

By Federica Tognolli



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