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La Turchia respinge gli afghani al confine con l'Iran

La Turchia ha costruito un muro sul suo confine orientale con l'Iran da quando i talebani hanno preso il controllo dell'Afghanistan La Turchia ha costruito un muro sul suo confine orientale con l'Iran da quando i talebani hanno preso il controllo dell'Afghanistan Photo by Reuters

18 Novembre 2022

Secondo Human Rights Watch la Turchia avrebbe intensificato i respingimenti e le deportazioni in Afghanistan di decine di migliaia di afghani da quando i talebani hanno preso il potere nell'agosto 2021.

Venerdì 18 novembre Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui indica le molteplici violazioni della Turchia nei confronti dei rifugiati. L’ONG sostiene che gli uomini e i ragazzi che viaggiano senza famiglia subiscono pestaggi ed abusi da parte delle autorità turche. Viene impedito loro di accedere a procedure per valutare il loro status presso gli uffici locali della gestione delle migrazioni. Alcuni vengono arrestati e spesso spinti con l’inganno o con la forza a firmare dei moduli di rimpatrio volontario, per poi deportarli in Afghanistan. Le espulsioni dalla Turchia di cittadini afgani sono aumentate drasticamente dal 2021 al 2022. I 44.768 cittadini afgani espulsi dalla Turchia nei primi otto mesi del 2022 rappresentano un aumento del 150% rispetto al numero di cittadini afgani espulsi nei primi otto mesi del 2021. 

I respingimenti violano molteplici norme sui diritti umani, tra cui il divieto di espulsione collettiva ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, il diritto a un giusto processo nel Patto internazionale sui diritti civili e politici e il principio di non respingimento ai sensi della Convenzione sui rifugiati del 1951, che vieta il ritorno dei rifugiati in luoghi in cui la loro vita o la loro libertà sarebbero minacciate. 

Bill Frelick, direttore dei diritti dei rifugiati e dei migranti presso Human Rights Watch invita il governo della Turchia a fermare immediatamente tutti i respingimenti dal territorio turco e ai confini della Turchia. Invita gli uffici locali a fornire l'accesso alle procedure di protezione internazionale a tutti coloro che ne fanno richiesta e chiede all'Unione Europea e ai suoi Stati membri, come anche all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) a impegnarsi in modo più deciso per la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

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di Jasmine Labed

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