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Siria, il Segretario Generale dell’ONU aggiorna il Consiglio di Sicurezza

Edificio danneggiato a Daraa, Siria Edificio danneggiato a Daraa, Siria Mahmoud Sulaiman su Unsplash

Vista l'attuale situazione in Siria, Guterres invita la comunità internazionale a non diminuire il sostegno umanitario

 Il 20 giugno il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres si è rivolto al Consiglio di Sicurezza per l’aggiornamento periodico  della situazione umanitaria in Siria e per garantire l’assistenza di cui la popolazione civile necessita. 

Attualmente in Siria vi sono almeno 14 milioni di persone che necessitano di assistenza, in un contesto tra i più drammatici al mondo: infrastrutture distrutte e inutilizzabili, attività economica in stallo, povertà, sanzioni, crisi finanziarie a livello regionale, nonché la pandemia di COVID-19 hanno contribuito a rendere il conflitto, iniziato 11 anni fa, ancora più devastante per i civili. 

Nonostante la massiccia risposta umanitaria delle agenzie ONU negli ultimi anni, Guterres ritiene che il sostegno alla popolazione civile debba essere ancora più deciso e che questo debba considerarsi come un imperativo morale per la comunità internazionale. 

 Il Segretario Generale ha reiterato l’importanza della Risoluzione 2585, adottata all’unanimità a luglio 2021 e che a sua volta ribadisce  la continuità delle varie Risoluzioni relative al tema a partire dalla numero 2165 del 2014 . Guterres ha conseguentemente richiesto al Consiglio di Sicurezza la proroga della 2585 per un periodo non inferiore ad altri 12 mesi, decisione necessaria per soccorrere 4.1 milioni di persone nella Siria occidentale, di cui l’80% composto da donne e bambini. 

 Inoltre, il Segretario Generale ha esortato gli Stati Membri del Consiglio ad attuare  iniziative concrete per  portare le fazioni belligeranti al  tavolo negoziale: “L'unico modo per porre fine alla tragedia umanitaria in Siria è attraverso un cessate il fuoco nazionale e tramite una soluzione politica che consenta al popolo siriano di determinare il proprio futuro.” 

 A prendere la parola durante la riunione è stato anche l’Under-Secretary-General for Humanitarian Affairs and Emergency Relief Coordinator Martin Griffiths, che ha evidenziato come, per implementare le disposizioni  della Risoluzione 2585, le agenzie ONU abbiano organizzato cinque convogli carichi di beni di prima necessità da aree sotto il controllo delle forze governative fino a Idlib, nel nord-ovest. 

Nonostante ciò, è necessario che gli sforzi non vengano meno, ma che anzi aumentino le garanzie di aiuti umanitari e i finanziamenti. Il ruolo della Turchia è fondamentale: solamente l’anno scorso almeno 800 camion hanno trasportato aiuti nel nord-ovest siriano garantendo assistenza a 2.4 milioni di persone. È assolutamente necessario che queste iniziative continuino, ha sottolineato Guterres,  pena il rischio di un’esacerbazione della situazione umanitaria nel paese. 

 

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di Ignazio Alcamo

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