È la prima volta che l'ONU chiede una somma così grande come 5 miliardi di dollari per un pacchetto di aiuti diretto a un singolo paese. Mentre il coordinatore dell'emergenza ONU Martin Griffiths ha chiesto alla comunità internazionale 4,4 miliardi di dollari per finanziare gli operatori sanitari attraverso l'Afghanistan Humanitarian Response Plan, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi, ha chiesto un'ulteriore somma di 623 milioni di dollari per sostenere gli sfollati afghani oltre i confini del paese. Attualmente, infatti, cinque paesi vicini stanno offrendo rifugio ai milioni di persone fuggite dalla catastrofe umanitaria che incombe sul loro paese.
Da quando i Talebani hanno preso il controllo del paese, in seguito al ritiro delle truppe americane, la comunità internazionale ha imposto pesanti sanzioni al governo: una mossa che ha interrotto la fornitura di aiuti alla popolazione in difficoltà. Inoltre, l'Afghanistan sta attraversando la peggiore siccità degli ultimi 27 anni. Per alleviare la situazione, il 22 dicembre 2021 il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha adottato una risoluzione che permetterà agli aiuti umanitari di raggiungere l'Afghanistan senza inviare direttamente i fondi ai talebani. Secondo il capo dell'UNICEF, infatti, il paese sta per affrontare la più grande crisi umanitaria del mondo a causa dell'alto numero di persone sull'orlo della fame e del numero di sfollati interni. Di conseguenza, è necessario il più grande appello di aiuti di sempre.
Mentre esortano tutta la comunità internazionale ad offrire supporto, le autorità dell'ONU stanno anche cercando di tenere colloqui con i Talebani sull'importanza di rispettare i diritti umani della popolazione, soprattutto per quanto riguarda i diritti di minoranze come donne e bambini.
Per saperne di più, leggi:
https://news.un.org/en/story/2022/01/1109492
https://www.aljazeera.com/news/2022/1/11/un-wants-5-bn-aid-for-afghanistan-in-2022
https://www.un.org/press/en/2021/sc14750.doc.htm
Autore: Martina Apicella; Editor: Aleksandra Krol
