Attacchi riportati a Dicembre in Sud Sudan

Uomini con fucili, Sud Sudan Uomini con fucili, Sud Sudan Randy Fath su Unsplash

14 dicembre

Una nuova ondata di attacchi ha provocato morti, feriti e grossi sfollamenti nel Darfur, nel Sud Sudan

Secondo Human Rights Watch, nel Darfur, da metà novembre a dicembre ci sono stati una serie di attacchi contro i civili che richiedono una risposta urgente da parte delle Nazioni Unite per alleviare la situazione nella regione. A seguito del ritiro dell'operazione congiunta tra Unione Africana e Nazioni Unite in Darfur (UNAMID) lo scorso anno, la violenza è in aumento tra i gruppi armati. Questa escalation è stata estremamente devastante per i civili.

Secondo Mohammed Osman, ricercatore sudanese di Human Rights Watch, l’aggravamento della violenza nella regione ha portato a morti, feriti e sfollamenti di massa, per cui gli osservatori internazionali dovrebbero focalizzare la loro attenzione sul Darfur. È stato in questo contesto che le Nazioni Unite hanno inviato un gruppo di monitoraggio dei diritti umani nell'area per affrontare le attività dannose che si verificano lì, comprese le competenze sui crimini di genere. È importante infatti ribadire che le autorità non hanno fatto abbastanza per fornire ai civili protezione e giustizia adeguate. Va ricordato che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha posto fine al mandato dell'UNAMID nel dicembre 2021 e ha invitato il governo ad assumersi la responsabilità della sicurezza civile.

Tuttavia, la nuova missione politica —la Missione Integrata di Assistenza alla Transizione delle Nazioni Unite in Sudan (UNITAMS) —il cui mandato è sostenere il rafforzamento della protezione dei diritti umani, non ha portato alla diminuzione delle violenze sin dalla sua formazione. Infatti, la nuova operazione UNITAMS, che ha sostituito UNAMID, si concentra più sul rafforzamento delle istituzioni che sul monitoraggio delle violazioni dei diritti umani e della violenza. Quanto sopra non ha aiutato i civili nella regione poiché ci sono state nuove ondate di attacchi e sfollamenti interni dalla partenza dei pacificatori. I civili nel Darfur occidentale hanno subito diversi attacchi raccapriccianti dall'inizio dell'anno, provocando morti, feriti e massicci sfollamenti interni. Il 10 dicembre, il capo dell' UNITAMS, Volker Perthes, ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza che lo sfollamento dei civili è aumentato di otto volte dal 2020.

In più, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha attirato l'attenzione sulle denunce di violenza sessuale e distruzione di villaggi, che hanno lasciato gli abitanti senza casa e costretti a fuggire oltre il confine in Ciad. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (UNOCHA), se non si intraprende un'azione seria ora, 6,2 milioni di persone, metà della popolazione del Darfur, avranno bisogno di assistenza umanitaria nel 2022. È un peccato che la violenza contro i civili non sia cessata, né siano cessati i crimini atroci per i quali non c'è in gran parte alcuna responsabilità.

 

Per saperne di più:

https://www.hrw.org/news/2021/12/15/sudan-new-wave-attacks-darfur 

https://reliefweb.int/report/sudan/sudan-new-wave-attacks-darfur-enar 

 

Autore: Madu Chisom; Traduttore: Carlotta Viaggio

 

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