Il vicecancelliere dell’università di Buea, Horace Ngomo Manga, ha dichiarato che, in seguito alle tensioni originate dal conflitto separatista all’interno del Camerun, 11 studenti del suo ateneo sono stati feriti. L’attacco è avvenuto per mezzo di una bomba fatta a mano lanciata dal tetto di una sala conferenze dell’università di Buea. Dopo essere caduta a terra, la bomba ha ferito un ragazzo e dieci ragazze che ora godono di condizioni di salute stabili.
Buea è la capitale della regione Sud-occidentale del Camerun, che insieme alla zona Nord-occidentale, è principalmente di lingua inglese, mentre il resto del Paese è prevalentemente francofono. Nel 2017, la discriminazione percepita dalla minoranza anglofona ha portato alla dichiarazione di indipendenza della Repubblica di Ambazonia, il cui territorio comprende sia la regione Nordoccidentale che quella Sud-occidentale. Tale dichiarazione ha dato inizio alla guerra contro il governo centrale camerunense a cui ha fatto seguito una dura repressione da parte dei militari governativi.
Secondo le stime delle organizzazioni non governative (ONG) che risalgono a più di un anno fa poiché non sono state aggiornate, il conflitto ha ucciso più di 3.500 vittime e ha costretto 700.000 persone a fuggire dalle loro case. A partire dall’inizio del conflitto, le forze governative hanno regolarmente commesso gravi violazioni dei diritti umani durante le operazioni di sicurezza contro i separatisti armati. Le prime vittime di questa situazione sono soprattutto donne e le ragazze che subiscono uccisioni, rapimenti, e arresti arbitrari. Il bombardamento di mercoledì a Buea non è ancora stato rivendicato, ma è capitato più volte che i separatisti anglofoni attaccassero scuole e università spinti dalla convinzione che favorissero l'istruzione in lingua francese. Inoltre, recentemente i separatisti hanno anche intensificato gli attacchi contro le forze armate del paese utilizzando ordigni esplosivi improvvisati. In Camerun, le persone colpite dalla crisi hanno urgente bisogno di cibo, riparo, protezione, acqua, assistenza sanitaria e servizi igienici di base. La mancanza di questi servizi, uniti a condizioni di sovraffollamento e all’assenza di un adeguato sistema di gestione dei rifiuti, espongono le persone a malattie come il colera e la malaria.
Dal 2013, l'Unione Europea ha stanziato 161,5 milioni di euro in aiuti umanitari al paese. Solo nell’ultimo anno l'UE ha devoluto 21,5 milioni di euro per lo stesso scopo. Inoltre, in risposta alla pandemia di Covid-19 i progetti umanitari finanziati dall'UE in Camerun stanno adottando misure per aiutare i beneficiari e il personale a mantenere la sicurezza.
Per saperne di più:
Cameroon: Bomb attack in University of Buea injures at least 11 students | Africanews
Cameroon: New Abuses by Both Sides | Human Rights Watch (hrw.org)
Autore: Sara Taherzadeh; Editore: Maxime Grenier
