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Siria: attacchi russi contro Idlib e la popolazione civile

Campo profughi siriano nella periferia di Atene, Grecia Campo profughi siriano nella periferia di Atene, Grecia Julie Ricard su Unsplash

7 novembre 2021

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sostiene che la Siria non è sicura e raccomanda a tutte le nazioni che ospitano i rifugiati di non costringere nessuno a tornare

Continuano gli attacchi della Russia a Idlib, l'ultima roccaforte dell'opposizione situata nel nord-ovest della Siria. Sabato 6 ottobre un uomo è stato gravemente ferito, diffondendo il panico tra la popolazione civile. Il Syrian Network for Human Rights (SNHR) ha riferito che la Russia ha preso di mira un granaio utilizzato per proteggere il bestiame a Shadrani, lanciando missili all'interno di un'area residenziale priva di qualsiasi oggetto militare.

Il governo del presidente Bashar al-Assad da tempo sta cercando di conquistare Idlib. La provincia, sotto il controllo dell'opposizione, risulta strategicamente importante per il confine a nord con la Turchia, ma anche per la sua posizione a cavallo tra l'autostrada Latakia-Aleppo e Damasco-Aleppo.

Come conseguenza dei ripetuti attacchi, molti civili sono costretti a fuggire dalle loro case e terre per mettersi in salvo. Per anni il regime di Assad ha trascurato le necessità del popolo siriano, bombardando le strutture civili come scuole, ospedali e aree residenziali, e portando allo sfollamento interno di circa 6,5 milioni di persone nella Siria, quasi metà popolazione del paese, secondo quanto riportato da Daily Sabah. La regione di Idlib ospita quasi 3 milioni di persone, due terzi delle quali sfollate da altre parti della nazione.

La situazione a Idlib peggiorò dopo l'offensiva lanciata dal regime di Assad con il sostegno dell’alleata Russia. I frequenti attacchi hanno distrutto le strutture sanitarie, che stavano già lottando per far fronte alla pandemia del COVID-19. Secondo Daily Sabah, ora la vita di quasi il 75% della popolazione di Idlib dipende dagli aiuti umanitari, e 1,6 milioni di persone risiedono attualmente in campi sovraffollati o insediamenti informali.

Organizzazioni come Human Rights Watch (HRW) hanno allarmato la comunità internazionale rispetto alle continue violenze perpetrate dal governo di Assad, chiedendo di agire. Alla luce dei diffusi abusi, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha chiesto a tutti i paesi che ospitano i rifugiati di non costringere gli individui siriani a tornare.

 

Per saperne di più:

https://www.dailysabah.com/world/syrian-crisis/russian-attacks-on-syrias-idlib-spread-panic-among-civilians

https://www.bbc.com/news/world-middle-east-45403334

 

Autore: Antonella Candiago

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