Il vice Segretario dell’ONU ribadisce l'importanza dell'istruzione per le ragazze afghane

Bandiera afghana durante una protesta a Londra Bandiera afghana durante una protesta a Londra Ehimetalor Akhere Unuabona on Unsplash

24 Settembre 2021

 L'Afghanistan non può permettersi di perdere gli ultimi 20 anni di progresso ottenuti in termini di diritti delle donne.

Non sono ammessi compromessi sui diritti delle donne afghane. Garantire che tutte le ragazze possano ricevere l’educazione deve essere una condizione imprescindibile per i talebani, prima ancora del riconoscimento internazionale di una qualsiasi autorità di fatto, ha affermato il vice Segretario Generale dell'ONU Amina Mohammed durante una tavola rotonda sul futuro dell'istruzione femminile in Afghanistan, tenutosi a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Secondo il vice Segretario dell’ONU, gli aiuti internazionali all'Afghanistan devono essere subordinati all'istruzione di donne e ragazze. Mohammed ha esortato la comunità internazionale a supportare le competenze delle donne afghane e a prevenire l’annullamento di due decenni di progressi ottenuti in termini diritti delle donne. L'importanza dell'istruzione come diritto ma anche come investimento nel futuro dell'Afghanistan è stata sottolineata anche da Henrietta Fore, Direttrice Esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF). Il presidente del Consiglio dell’UE Charles Michel, anch’egli intervenuto all'ONU, ha evidenziato la necessità di preservare "il più possibile i progressi degli ultimi 20 anni".

Dopo la caduta dei talebani nel 2001, la situazione per le donne e le ragazze in Afghanistan è infatti migliorata, sebbene alcuni dei progressi siano stati parziali e instabili. Le donne sono riuscite ad accedere a cariche come ambasciatrici, ministre, governatrici e agenti di polizia e delle forze di sicurezza. Nel 2021 la situazione è peggiorata drasticamente: i talebani hanno recentemente confermato che mentre le scuole secondarie stanno riaprendo, solo ai ragazzi sarà permesso tornare a scuola. Anche alle insegnanti afghane è vietato svolgere la professione.

"Non possiamo scendere a compromessi sulla protezione dei diritti delle donne e sulla protezione della dignità umana", ha detto la vincitrice del premio Nobel per la pace Malala Yousafzai. Attaccata da un talebano armato in Pakistan nel 2012 per essersi opposta alle restrizioni imposte al diritto all'istruzione, la giovane è divenuta il simbolo internazionale della lotta per l'istruzione femminile.

 

 

Fonti:

https://news.un.org/en/story/2021/09/1101132

https://www.reuters.com/world/asia-pacific/malala-pleads-with-world-protect-afghan-girls-education-2021-09-24/

https://theconversation.com/as-the-taliban-returns-20-years-of-progress-for-women-looks-set-to-disappear-overnight-165012

 

Scritto da Antonella Candiago

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