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I bambini palestinesi e le conseguenze psicologiche della violenza

Bambini palestinesi Bambini palestinesi Photo by Joel Carillet on iStock

23 settembre 2021

Testimonianze di famiglie palestinesi traumatizzate dalla violenza armata

I danni fisici a seguito di violenze armate non sono l'unica preoccupazione che accompagna le famiglie palestinesi: anche gli effetti psicologici sono debilitanti, ma non presi in considerazione allo stesso livello.

Eppure, Nidal Rajabe, che vive a Silwan, un territorio palestinese occupato, è preoccupato per la salute mentale dei suoi figli. La ragione di questi attacchi è che più di 1.500 palestinesi residenti a Silwan sono accusati da Israele di aver costruito le loro proprietà senza alcun permesso di costruzione. Residenti palestinesi e gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di aver reso impossibile ottenere i permessi di costruzione richiesti. Il figlio di Rajabe, Harby, è stato colpito alla schiena dalle forze israeliane e ora sta facendo fisioterapia. A causa di quell'incidente è traumatizzato e in uno stato di paura permanente.  Anche i suoi fratelli, Ahmed, 17 anni, Marwa, 13 anni, e i gemelli Muhammad e Bisan, 9 anni, vivono nello stesso stato di paura e di trauma. Nel villaggio di Kafr Qaddoum, Khalid Shteiwi, 15 anni, è un altro bambino traumatizzato: è stato arrestato due anni fa e ora teme ancora un'altra detenzione. Nel villaggio di Nabi Saleh, la famiglia Tamimi è ancora in lutto per la perdita del figlio, Muhammad Tamimi, che aveva 17 anni quando è stato colpito dai soldati israeliani. "Muhammad era nel cortile sul retro quando i soldati hanno sparato gas lacrimogeni nella nostra casa, costringendomi a portare gli altri bambini nelle stanze interne della casa per la loro sicurezza", ha detto sua madre Bara Tamimi. 

Tre organizzazioni israeliane per i diritti umani - Physicians for Human Rights Israel, Yesh Din e Breaking the Silence - hanno documentato in un rapporto, "A Life Exposed", le pericolose ripercussioni sulla salute mentale degli assalti israeliani nelle case palestinesi nella Cisgiordania occupata. L'editoriale afferma che "Le invasioni domestiche possono seriamente ostacolare il funzionamento quotidiano e lo sviluppo emotivo e mentale di adulti e bambini (...) Le invasioni domestiche da parte dell'esercito israeliano sono caratterizzate da un uso ingiustificabile ed eccessivo della forza, arbitrarietà, imprevedibilità e frequenza , lasciando le famiglie e gli individui vulnerabili alle decisioni dei soldati, che detengono un potere immenso (...) Infliggono danni psicologici sia agli individui che alle comunità, poiché comportano un'intrusione improvvisa e forzata nello spazio privato delle vittime insieme a una minaccia reale di danni fisici”.

L'editoriale ha chiesto l'aiuto delle organizzazioni pediatriche israeliane e internazionali per sensibilizzare e farsi portavoce di tutti i bambini traumatizzati in Palestina.

 

Fonti:

https://www.aljazeera.com/news/2021/9/23/palestinian-children-left-traumtised-by-israeli-home-invasions 

 

Author: Giulia Francescon; Editor: Shrabya Ghimire

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