UNMISS invita a fermare il conflitto in Tambura, Sud Sudan

Terminal Dr, Juba, Sud Sudan Terminal Dr, Juba, Sud Sudan Photo by chetan sharma on Unsplash

07 settembre 2021

UNMISS invita a fermare gli episodi di violenza in Tambura per evitare ulteriori trasferimenti forzati dei civili e altre violazioni dei diritti umani

 A causa del persistente conflitto nella regione di Tambura, nello Stato di Equatoria Occidentale (Sud Sudan), la Missione ONU in Sud Sudan (UNMISS) invita le parti coinvolte a domare le tensioni. L’UNMISS richiama la primaria responsabilità di proteggere del governo centrale e locale. Nicholas Haysom, il Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell’ONU ha affermato che “è vitale anche che i capi politici nazionali e locali intraprendano urgentemente attività volte a risolvere le tensioni e a riconciliare le comunità locali per evitare ulteriori perdite di vita, dimora e fonti di sostentamento”. I peacekeepers hanno promesso di proteggere la popolazione civile, promuovere la pace e prevenire ulteriori scontri, in linea con il loro mandato.

In Tambura i conflitti interetnici sono iniziati già a giugno. A causa degli attacchi, si è verificato un aumento di persone costrette ad abbandonare le proprie dimore e di violazioni di diritti umani. Il 6 settembre, nuovi attacchi sporadici hanno messo in pericolo la vita di molti civili, incrementando il rischio di trasferimenti forzati e crisi umanitaria. Si è stimato che 40.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa del conflitto in Tambura; inoltre, circa 17.000 persone hanno cercato rifugio nella confinante contea di Ezo. Preoccupano le conseguenze che il conflitto potrebbe avere sulla condizione dei bambini. Sul punto, Moses Bagari, un agente della Protezione dei bambini, ha dichiarato che “la situazione potrebbe avere diversi effetti: innanzitutto, potrebbe comportare un aumento di violenza di genere, specialmente tra le bambine. Potrebbe anche condurre ad un aumento di violenza interna e criminalità. Molti bambini potrebbero essere arruolati da gruppi armati, dato che abbiamo visto molti giovani armati nei dintorni che non abbiamo riconosciuto”.

Il mandato dell’UNMISS è stato temporaneamente esteso per consentire ai peacekeepers di effettuare pattugliamenti e per svolgere attività volte alla riconciliazione e alla ricostruzione post-conflitto. 

 

Fonti:

https://unmiss.unmissions.org/unmiss-calls-political-and-security-leaders-act-urgently-quell-fighting-tambura

https://unmiss.unmissions.org/unmiss-concerns-protection-children-amidst-conflict-greater-tambura

https://reliefweb.int/report/south-sudan/unmiss-calls-political-and-security-leaders-act-urgently-quell-fighting-tambura

 

Autore: Lorena Bisignano; Editor: Alexander Collin

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