Iraq, gli attacchi turchi instillano la paura tra i civili

Esplosione di una bomba nel sud dell’Iraq Esplosione di una bomba nel sud dell’Iraq Photo by Ghulam Hussain on iStock

24 agosto 2021

La Turchia ha bombardato i rifugi del Partito dei lavoratori in Kurdistan distruggendo rifugi e instillando la paura e il terrori tra gli abitanti locali

Stando alle dichiarazioni del Ministero della Difesa Nazionale della Turchia, il 24 luglio i militari turchi hanno bombardato dei presunti nascondigli del Partito Curdo dei Lavoratori (PKK) in Iraq, colpendo anche depositi di armi, postazioni e quartieri generali e grotte. L’attacco è stato effettuato da circa 20 aerei che hanno colpito 28 obiettivi diversi presso la catena montuosa dell’Asos, lungo il confine iraniano. Gli attacchi evidenziano un altro tentativo di espansione della Turchia che si è spinta di 200 Km di profondità all’interno del Territorio iracheno. A testimoniare l’accaduto è stato il Zana Rahman, sindaco di Penjwin, un distretto vicino l’area dell’attacco. L’uomo ha dichiarato al giornale Rudaw, che i droni turchi hanno cominciato ad operare alle 6:30 del mattino per circa 20 minuti senza infliggere danni importanti ma infondendo paura e terrore tra gli abitanti e gli agricoltori locali. 

Le ostilità tra le forze di sicurezza turche e i membri del PKK, riconosciuto come organizzazione terroristica dalla Turchia, dall’UE e dagli USA, hanno ripreso nel 2015, quando si è spezzato un cessate il fuoco durato più di due anni. Questo evento ha segnato l’inizio degli atti di violenza perpetrati a danno delle comunità a maggioranza curda nel sud-est della Turchia e ha colpito persino i grandi centri metropolitani del paese. Le devastazioni si sono poi spostate nei centri rurali a partire dalla seconda metà del 2016 dopo dei combattimenti in alcuni distretti urbani sudorientali del paese. La settimana passata, la Turchia ha sferrato un altro attacco contro l’unità di resistenza Sinjar (YBS), una milizia yazida, la quale coltiva degli stretti rapporti con il PKK. Un leader della milizia è rimasto vittima dell’attacco a cui ne è seguito un ulteriore presso una clinica di fortuna allestita per prestare assistenza medica ai militari YBS. Durante questo evento, sono morte 8 persone di cui 4 civili. Anche in tempi meno recenti la Turchia ha effettuato altri attacchi nella provincia di Sulaimaniyah presso Asos. Tuttavia, la sua attività principale si concentra lungo le aree montuose confinanti con la Turchia e la regione di Bradost. Il paese si è anche cimentato in diverse operazioni aeree contro i combattenti siriani curdi, che secondo Ankara sono collegati al PKK. 

Il governo iracheno e quello regionale del Kurdistan hanno invitato la Turchia a cessare gli attacchi, esortando il PKK ad evitare di sfruttare il territorio iracheno per colpire la Turchia, mettendo a rischio la via dei civili. L’intervento saltuario dei paesi occidentali non è riuscito a scoraggiare le operazioni di Ankara.

 

Fonti:

Turkey strikes PKK targets in Iraq's Kurdistan region - Al-Monitor: The Pulse of the Middle East

Turchia: colpiti 28 obiettivi del PKK nel Nord dell’Iraq | Sicurezza internazionale | LUISS

Turkey’s PKK Conflict: A Visual Explainer | Crisis Group

 

Autore: Sara Taherzadeh; Editor: Maxime Grenier

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