Sud Sudan, la diminuzione delle violenze fa tirare un sospiro di sollievo

 Mappa del Sud Sudan. Mappa del Sud Sudan. Photo by PeterHermesFurian on iStock

09 giugno 2021

Segni di miglioramento nel Grande Pibor, Sud Sudan, hanno permesso a una parte degli sfollati di fare ritorno alle proprie case.

Dopo le violenze senza precedenti che negli ultimi mesi hanno investito l’area amministrativa del Grande Pibor, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha riportato notizie promettenti. Secondo OIM Sud Sudan, la maggior parte dei gruppi armati che stavano seminando distruzione nella regione sono fuggiti a nord e hanno cessato il conflitto aperto. Il caos degli ultimi tre mesi aveva creato un forte aumento degli sfollati interni (IDP): migliaia di donne, bambini e intere famiglie terrorizzate sono state costrette a lasciare i loro villaggi e le vicine città. Secondo le stime dell’OIM, nella sola settimana compresa tra il 7 e il 13 maggio, 20.000 persone hanno abbandonato le proprie abitazioni a causa della violenza armata. Fortunatamente, tuttavia, la situazione è molto migliorata nell’ultimo mese.

La riduzione delle ostilità ha permesso a migliaia di famiglie di tornare gradualmente alle proprie case. Alcune di queste persone potranno riprendere le loro attività quotidiane, mentre altri faranno ritorno ad abitazioni distrutte e vite spezzate. Per assisterli in questo viaggio a ritroso, la Displacement Tracking Matrix (DTM) dell'OIM ha monitorato attivamente il percorso di coloro che rientrano dai siti di sfollamento della città di Pibor. Secondo quanto riportato, lo scorso 23 maggio questi ospitavano 7.015 sfollati: la settimana seguente, in data 31 maggio, nei nove diversi siti si contavano solo 820 persone. Non è rimasto nessuno sfollato nemmeno nei centri come la Pibor Boys Primary School o negli ex compound di Livewell e della Special Action for Life Transformation (SALT).

La maggior parte degli sfollati che si erano rifugiati in questi luoghi sono ora tornati a Gumruk, loro città natale, mentre altri si sono uniti ai propri parenti nelle rispettive comunità ospitanti oppure si sono semplicemente trasferiti a Kundako e Lukurnyang. OIM Sud Sudan continuerà a monitorare la situazione nel Grande Pibor per assicurare una regolare transizione verso la normalità e sensibilizzare la popolazione all'eventualità di nuove ondate di violenza. Nondimeno, la comunità internazionale deve impegnarsi a intensificare gli sforzi di organizzazioni come l'OIM affinché i più vulnerabili possano ottenere l'assistenza di cui hanno così disperatamente bisogno.

 

Fonti: 

https://reliefweb.int/report/south-sudan/iom-south-sudan-response-displaced-idps-pibor-flash-report-update-2-24-31-may 

https://www.hrw.org/world-report/2020/country-chapters/south-sudan 

 

Author: Sergio Gomez; Editor:Xavier Atkins; Traduzione: Ester Zangrandi

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