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Aumento dell’uso di bambini soldato legato alla pandemia

Gruppo di ragazzi in Afghanistan Gruppo di ragazzi in Afghanistan Photo by Amber Clay on Pixabay

12 febbraio 2021

I funzionari dell’UE e dell’ONU si impegnano ad intensificare gli sforzi per far fronte all’uso dei bambini soldato dato che la pandemia può contribuire al fenomeno.

Nella Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato, l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, e il Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati, Virginia Camba, hanno messo in guardia da un possibile aumento del numero di bambini che si uniscono a gruppi armati come conseguenza della pandemia COVID-19. Infatti, hanno notato che l’aumento del tasso di povertà e la mancanza di opportunità causati dalla situazione rendono i bambini più vulnerabili ai tentativi di reclutamento.

In oltre 20 paesi con conflitti attivi, decine di migliaia di ragazzi e ragazze vengono reclutati come bambini soldato dopo essere stati forzati, manipolati, o addirittura spinti dalla povertà a contribuire al reddito delle loro famiglie. Con grandi rischi che spesso portano a ferite e morte, i bambini vivono intense violenze come testimoni, vittime o partecipanti forzati alle ostilità, mentre le ragazze sono soggette anche alla violenza di genere. I bambini sono sfruttati dalle forze armate e dai gruppi in ragione delle loro minori esigenze nutrizionali e del loro senso del pericolo, ma anche perché sono più facilmente manipolabili. Una piccola minoranza di bambini riesce ad essere rilasciata e può beneficiare di programmi di reintegrazione che li aiutano ad affrontare lo stress emotivo e il timore di essere stigmatizzati a causa del loro servizio forzato: al loro ritorno a casa, molti sono trattati con sospetto o rifiuto dalle loro famiglie e comunità.

Questo sfruttamento costituisce una significativa violazione dei diritti dei bambini e del diritto internazionale dei diritti umani, nonché del diritto umanitario, e interrompe lo sviluppo, la salute e l’istruzione dei bambini. Il sostegno dell’UNICEF ha contribuito ad affrontare il fenomeno fornendo un luogo sicuro ai bambini rilasciati e mettendo a loro disposizione risorse per la gestione del caso, supporto psicologico e servizi di ricongiungimento familiare. Tuttavia, alla luce della Giornata internazionale contro l’uso di bambini soldato e a causa della situazione sfavorevole generata dalla pandemia, i funzionari delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea si sono impegnati ad intensificare gli sforzi affinchè i bambini siano esonerati dal servizio militare e per la loro reintegrazione nella società. Sottolineando le loro responsabilità verso i bambini, il cui ruolo è cruciale nella futura costruzione della pace, hanno dichiarato che “nessuno ha il diritto di rubare i sogni dei bambini o la loro innocenza”.  

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2021/02/1084502

https://www.unicef.org/protection/children-recruited-by-armed-forces

https://theirworld.org/explainers/child-soldiers#section-1

https://www.icrc.org/en/doc/assets/files/other/icrc-002-0824.pdf

 

Autore: Charoula Papastefanaki; Editor: Maxime Grenier; Traduzione: Diletta Carlotta Dolfin

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