Nella mattina di mercoledì 10 febbraio, si sono verificate diverse esplosioni nel centro di Kabul, che hanno ucciso due persone e ferito molte altre. Una bomba è esplosa in un veicolo uccidendo Mohammadzai Kochai, capo della polizia del quinto distretto di Kabul, insieme alla sua guardia del corpo, e ferendo un'altra persona. In precedenza, un'altra esplosione nello stesso distretto ha ferito quattro persone e più tardi una terza esplosione ha preso di mira un veicolo della polizia nel distretto di Paghman. Le esplosioni sembrano essere causate da ordigni esplosivi improvvisati posizionati sul ciglio della strada o dalle cosiddette "sticky bombs", piccole bombe magnetiche attaccate ai sottocarri dei veicoli.
Questi attacchi seguono uno schema di violenza che sta colpendo Kabul soprattutto durante l'ora di punta della mattina e che prende di mira politici, attivisti, giornalisti e funzionari afgani. Gli attacchi di mercoledì arrivano un giorno dopo che quattro impiegati statali sono stati uccisi nella capitale, mentre quattro agenti di polizia sono stati uccisi in un altro attacco nella provincia occidentale di Herat.
Anche se nessun gruppo ha rivendicato gli attacchi, i funzionari afgani hanno incolpato i Talebani per questa ondata di omicidi mirati. l quinto distretto, dove molti di questi attacchi hanno avuto luogo, è infatti uno snodo dei trasporti tra Kabul e molte delle province meridionali dell'Afghanistan controllate dai Talebani. Tuttavia, il gruppo ha negato il suo coinvolgimento in questa ondata di violenza. Inoltre, questi attacchi si stanno verificando mentre a Doha, la capitale del Qatar, si tengono ormai da settembre i colloqui di pace tra il governo afgano e i militanti talebani. Qui, i negoziatori statali stanno mediando per un cessate il fuoco permanente, ma i talebani rifiutano le richieste di tregua. Inoltre, l'aumento della violenza ha spinto il Presidente americano Biden a rivedere il modo in cui si stanno svolgendo i colloqui di pace e soprattutto l'accordo per il ritiro delle truppe americane firmato tra i Talebani e il precedente presidente Donald Trump.
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Autore: Eleonora Gonnelli; Editore: Benedetta Spizzichino
