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In Siria il tempo stringe per soluzioni efficaci

Campo profughi temporaneo siriano Campo profughi temporaneo siriano Photo by Ahmed Katcha on Pexels

23 gennaio 2021

L'inviato speciale ONU in Siria ha parlato della mancanza di volontà collettiva alla cooperazione da parte della comunità internazionale

Il 21 gennaio, l'inviato ONU in Siria, Geir Pedersen, ha tenuto un breve discorso sulle questioni più urgenti che attualmente riguardano la Siria. In quella che sembrava essere una breve apertura prima della quinta sessione del piccolo organo della Commissione Costituzionale siriana, Pederson ha sottolineato che le future riunioni verteranno sulle violazioni straniere che attualmente minacciano la costituzione siriana. Nell’ambito di tali politiche interventiste, egli ha sollevato la preoccupazione che l'attuale cessate il fuoco tra le forze russe e turche potrebbe essere a rischio qualora non fosse perseguita una diplomazia internazionale "seria e cooperativa". Pedersen ha sottolineato che se la vita del popolo siriano deve essere migliorata, e un futuro coerente per il paese sviluppato, allora la cooperazione internazionale sarà fondamentale.

Pedersen ha continuato a parlare della necessità di creare un migliore impegno internazionale con l'attuale processo di pace. Secondo lui, l'obiettivo principale dovrebbe essere quello di rinnovare sia le condizioni internazionali e nazionali per consentire il successo della campagna di distensione dei conflitti armati. Egli ha esortato i paesi membri del piccolo organo del Comitato Costituzionale ad aumentare i contributi nonostante le loro differenze, in modo che la risoluzione 2254 possa continuare a fornire importanti risultati per il mantenimento della pace. Inoltre, i membri del Consiglio di Sicurezza devono continuare a perseguire il loro impegno nei confronti di questa risoluzione che ha formalmente istituito il cessate il fuoco generale e ha fornito il quadro per una soluzione politica in Siria.

Pedersen ha anche approfondito la crisi umanitaria e discusso di come i bambini, le donne e gli anziani siriani siano i più tormentati dalle azioni violente di aggressori e gruppi armati stranieri. I bombardamenti, la mancanza di cibo e lo sfollamento forzato hanno devastato la qualità della vita e la tranquillità dei siriani. Nonostante questi problemi, Pedersen si è congratulato con il lavoro delle donne siriane che hanno combattuto contro le difficoltà e spinto verso un futuro migliore per loro e le loro famiglie. Egli ha segnalato il Women’s Advisory Board e ha dichiarato che organizzazioni come quelle avranno bisogno di maggior sostegno per combattere per il bene. Pedersen ha concluso il suo discorso esortando i leader mondiali a mettersi il cuore in mano e rendersi conto che le Nazioni Unite non possono raggiungere la pace in Siria da sole. Occorrono più cooperazione e ulteriori risorse.

 

Per saperne di più:

 https://www.syriahr.com/en/201930/ 

https://www.voanews.com/middle-east/un-mediator-deplores-slow-pace-syrian-constitutional-talks 

 

 

Autore: Sergio Gomez; Traduzione: Sofia Antonelli

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