Il 13 gennaio 2021, un convoglio di forze di pace delle Nazioni Unite (ONU) in servizio nella Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale dell'ONU in Mali (MINUSMA) è stato colpito da un ordigno esplosivo improvvisato (IED) e successivamente attaccato da uomini armati non identificati. Quattro membri delle forze di pace sono morte e cinque sono rimaste ferite nell'attacco, avvenuto a circa 20 km a nord di Bambara-Maoudé, sull'asse Douentza-Timbuktu nella regione di Timbuktu. Le forze di pace sono riuscite a respingere l'attacco, costringendo gli aggressori a fuggire.
Il Segretario generale dell'ONU António Guterres ha condannato fermamente l'incidente e ha chiesto alle autorità maliane di assicurare i colpevoli alla giustizia. Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale dell'ONU, ha sottolineato che gli attacchi contro le forze di pace dell'ONU sono da considerarsi un crimine di guerra. Pertanto, ha esortato le autorità maliane a lavorare insieme per portare giustizia a questo attacco.
Questo attacco alle forze di pace della MINUSMA è coinciso con un attacco alla Missione di pace dell'ONU nella Repubblica Centrafricana (MINUSCA), in cui è stata uccisa una delle forze di pace. Dalla creazione della MINUSMA nel 2013, la situazione della sicurezza in Mali è migliorata per merito degli sforzi congiunti della Missione, delle forze di sicurezza nazionali e dei partner internazionali. Tuttavia, gli attacchi terroristici continuano e la MINUSMA rimane l'operazione più pericolosa dell'ONU.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/01/1082062
Autore: Carla Pintor; Traduzione: Carla Pintor