Secondo Reporter Senza Frontiere (RSF), Besmellah Adel Imaq, il caporedattore della radio Voice of Ghor, è stato ucciso mentre tornava a casa a Firoz Koh, la capitale della provincia di Ghor, nel pomeriggio del 1° gennaio. È almeno il quinto giornalista ad essere stato ucciso in Afghanistan negli ultimi due mesi.
Tuttavia, secondo RSF, la spirale di violenza contro i giornalisti è iniziata già nel 2018. Negli ultimi due anni, infatti, quasi 100 rappresentanti della società civile e attivisti per i diritti, compresi gli operatori dei media, sono stati bersaglio di attacchi. Tra le vittime dei mesi scorsi, c'è il direttore del Ghazni Journalists' Union, Rahmatullah Nekzad, che ha lavorato anche per i media internazionali, tra cui Al Jazeera, Aliyas Dayee, reporter di Radio Liberty, e Malalai Maiwand, rappresentante del Centro per la protezione delle giornaliste afghane (CPAWJ).
Tuttavia, l'impunità che circonda questi omicidi in Afghanistan non permette di porre fine a queste violenze, secondo Reporter Senza Frontiere. Per questo, la RSF sta lavorando per trovare soluzioni al fine di evitare un'escalation e la Direzione Nazionale per la Sicurezza insieme alla polizia hanno emesso un mandato di arresto per otto persone sospette legate ai Talebani. Infatti, secondo la BBC, i Talebani sono stati accusati di essere responsabili degli omicidi anche se nessun gruppo militante ha rivendicato la responsabilità degli attacchi. Di conseguenza, anche l'ONU, la NATO e l'Unione Europea hanno condannato queste violazioni. Ciononostante, una tregua dovrebbe essere garantita grazie ai colloqui di pace tra il governo Afghano e i Talebani.
Per saperne di più:
https://rsf.org/en/news/afghan-women-journalists-rep-shot-dead-jalalabad
https://rsf.org/en/news/another-journalist-murdered-afghanistan-third-six-weeks
https://rsf.org/en/news/afghanistan-must-end-spiral-violence-after-another-journalist-murdered
https://www.bbc.com/news/world-asia-55509695
Autore: Eleonora Gonnelli; Editore: Benedetta Spizzichino