Le Nazioni Unite dubitano del disarmo delle armi chimiche in Siria

Un manifestante indossa la bandiera siriana Un manifestante indossa la bandiera siriana Photo by Saleem Homsi on Albumarium

05 gennaio 2021

Le Nazioni Unite dubitano della validità della dichiarazione della Siria sullo stato delle sue armi chimiche a causa di incongruenze nei dati forniti

In una comunicazione online al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l'Alto Rappresentante per gli Affari del Disarmo, Izumi Nakamitsu, ha affermato che la dichiarazione dalla Repubblica Araba Siriana sullo status delle proprie armi chimiche, inviata al gruppo di valutazione dell'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC), non può essere considerata accurata a causa della perseveranza di diciannove "questioni in sospeso" che sollevano sospetti sulla sua veridicità. Una delle  questioni principali riguarda un impianto di produzione di armi chimiche che, secondo i dati raccolti dalla Missione d'inchiesta sull'uso delle armi chimiche, è stato utilizzato per attività di produzione e di armamento, contrariamente a quanto dichiarato dalle autorità nazionali siriane.

La guerra civile siriana è stata teatro di innumerevoli atrocità. L’ Arms Control Association ha riferito che dall'inizio della guerra circa 500.000 persone sono state uccise, mentre più di dieci milioni risultano sfollate. L'uso di armi chimiche da parte del regime è stata una delle principali preoccupazioni che ha spinto la comunità internazionale a intervenire, poiché il loro uso, produzione e stoccaggio sono vietati dalla Convenzione sulle Armi Chimiche (CAC) del 1993. Nonostante la Siria sia parte della Convenzione, il regime di Assad aveva utilizzato armi chimiche già nel 2012, innescando le operazioni dell'OPAC per sorvegliare la distruzione di tali armi conformemente alla Risoluzione 2118 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

A causa delle discrepanze tra la dichiarazione della Siria e il rapporto della Commissione d'inchiesta, Izumi Nakamitsu ha dichiarato che le Nazioni Unite non possono essere sicure dell'eliminazione del programma delle armi chimiche da parte della Siria. Nel frattempo, la pandemia di Covid-19 ha ostacolato il dispiegamento dell'OPAC in Siria, anche se proseguono le attività del suo Segretariato tecnico. Concludendo la riunione, la signora Nakamitsu ha condannato ancora una volta l'uso di armi chimiche, dichiarando che tali azioni non possono rimanere impunite, poiché in nessun caso il loro impiego può essere giustificato.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2021/01/1081412

https://www.armscontrol.org/blog/2018-09-23/what-you-need-know-about-chemical-weapons-use-syria

https://www.securitycouncilreport.org/atf/cf/%7B65BFCF9B-6D27-4E9C-8CD3-CF6E4FF96FF9%7D/s_res_2118.pdf

 

Autore: Carla Leonetti , Editor: Francesca Mencuccini

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