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Siria, un anno di violenza e caos

Un bambino rifugiato siriano posa per la telecamera, provincia di Idlib Un bambino rifugiato siriano posa per la telecamera, provincia di Idlib Photo by Ahmed Akacha on Pexels

30 Dicembre 2020

Il regime siriano ha deliberatamente ignorato il cessate il fuoco e ha attaccato i civili per mesi e mesi

Nell'ultimo anno il regime siriano, guidato da Bashar-al Assad, ha continuamente messo in pericolo persone innocenti e ha instillato il caos in tutto il paese. Il regime ha iniziato le sue operazioni militari impadronendosi delle aree di Idlib, nelle province meridionali. Per raggiungere questo obiettivo le forze di Assad hanno cooperato volontariamente con squadroni aerei russi, che hanno condotto raid aerei per tutto gennaio 2020, e mercenari filo-iraniani che hanno saccheggiato i villaggi vicini e costretto lo sfollamento di migliaia di civili a febbraio dello stesso anno.

Il numero di persone colpite da queste atrocità ha sollevato grandi preoccupazioni. Il Response Coordination Group (RCG) ha dichiarato che il numero di vittime civili durante queste operazioni militari ha ormai raggiunto un totale di 326.000 persone. Inoltre, tra il 6 gennaio e il 1 marzo, l'Agenzia di Andalou ha riferito che almeno 700.000 siriani sono stati costretti a lasciare le loro case, cercando rifugio nelle vicine città turche. Questi continui attacchi hanno portato a vari scontri tra il regime siriano e l'esercito turco, tra cui una rappresaglia turca per l'uccisione di diversi soldati per mano di ufficiali militari siriani. Purtroppo, naturalmente, la parte più colpita sono stati i civili locali di Idlib.

Dopo quattro giorni di completa escalation militare, il presidente Erdogan e Vladimir Putin si sono incontrati il 5 marzo per stabilire un cessate il fuoco. Nonostante l'accordo per fermare lo scontro, il regime di Assad ha palesemente ignorato il concordato e continuato i suoi attacchi. Purtroppo, tra il 6 marzo e il 6 dicembre, il cessate il fuoco è stato violato almeno 4.200 volte, con continue trasgressioni che hanno causato la morte di altri 52 civili. Nonostante le violenze, l'RCG ha riferito che alcuni residenti sono riusciti a tornare alle loro case a Idlib. Tuttavia, le cifre indicano che questi individui rappresentano solo 400.000 dei 2 milioni stimati che ancora risiedono nei campi profughi.

 

Per saperne di più:

https://www.aa.com.tr/en/middle-east/operation-spring-shield-leaves-mark-on-syria-in-2020/2093154  

https://time.com/5790278/syria-idlib-humanitarian-catastrophe-assad/ 

 

Autore: Sergio Gomez; Editor: Xavier Atkins; Traduzione: Sofia Antonelli

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