Nel distretto di Kankara, venerdì 11 dicembre in tarda serata, si è consumato l’ultimo grave episodio di violenza nel Paese. Un gruppo armato ha preso d’assalto la scuola secondaria di scienze governative con l’intento di entrare e rapire gli studenti. L’intervento dell’esercito nigeriano ha permesso ad alcuni studenti di fuggire, ha affermato il portavoce della polizia.
La scuola interessata ospita circa 800 studenti, tuttavia è ancora incerto il numero dei ragazzi attualmente in pericolo tra dispersi e rapiti. Teatro di queste violenze è stato il distretto di Kankara, parte dello stato di Katsina, nell’area nord-occidentale della Nigeria. Questa zona subisce continuamente attacchi da parte di gruppi armati, il cui obiettivo è il rapimento della popolazione locale per ottenere un riscatto. I soggetti coinvolti sono molto spesso ragazzi e ragazze molto giovani, come in questo caso in cui le vittime sono tutti studenti di una scuola secondaria maschile.
Diverse organizzazioni del panorama internazionale, tra cui Save the Children e il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), hanno richiesto il rilascio immediato ed incondizionato dei ragazzi rapiti. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha definito l’attacco alla scuola di Kankara, una grave violazione dei diritti umani dei bambini, esortando le autorità nigeriane ad individuare i colpevoli e a consegnarli alla giustizia.
Secondo quanto affermato dal governo nigeriano, nella giornata di sabato è iniziata un’operazione di ricerca e salvataggio da parte della polizia. Il Presidente Muhammadu Buhari ha inoltre dichiarato che le forze dell’ordine hanno localizzato il nascondiglio dei rapitori all’interno di una foresta e che è attualmente in atto un’operazione militare.
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