Etiopia, quattro operatori umanitari uccisi nei combattimenti in Tigray

Bambini etiopi fuggiti dal Tigray aspettano che venga distribuito cibo al campo profughi di Gadaref, Sudan orientale Bambini etiopi fuggiti dal Tigray aspettano che venga distribuito cibo al campo profughi di Gadaref, Sudan orientale Yasuyoshi Chiba / AFP Photo

10 dicembre 2020

Agenzie umanitarie attive in Tigray annunciano la perdita di quattro membri del loro staff nel corso dell’ultimo mese

Due agenzie internazionali umanitarie, il Danish Refugee Council (DRC) e l'International Rescue Committee (IRC) hanno riportato l'uccisione, nell'ultimo mese, di quattro membri del loro staff che lavoravano nel Tigray, regione settentrionale dell'Etiopia.

Le agenzie umanitarie erano molto attive già prima dell'inizio del conflitto, poiché la regione era affetta da grave insicurezza alimentare, che l'invasione di locuste e la pandemia di Covid-19 hanno contribuito a far dilagare ulteriormente.

I disordini nel Tigray sono iniziati il 4 novembre, quando il Primo Ministro etiope Abih Ahmed ha ordinato alle truppe governative di entrare nella regione, in risposta a presunti attacchi delle forze del Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (FPLT). Inoltre, il governo ha imposto un blackout delle comunicazioni e ha bloccato l’accesso aereo e stradale al Tigray, il che impedisce alle forniture di aiuti di raggiungere la zona. Abih Ahmed nega questa situazione e afferma invece che: "Insinuazioni sul fatto che l'assistenza umanitaria sia ostacolata a causa dei combattimenti militari attivi... all'interno della regione del Tigray [sono] false".

Il 28 novembre le truppe federali hanno catturato Mekelle, la capitale del Tigray, e il primo ministro ha dichiarato la vittoria e la fine del conflitto. Ciononostante, le Nazioni Unite e le agenzie di aiuto, così come gli stessi leader della FPLT, affermano che i combattimenti sono ancora in corso. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha dichiarato che la situazione "è fuori controllo, con un impatto spaventoso sui civili" e chiede un urgente monitoraggio esterno della situazione. In risposta a queste affermazioni, il governo etiope nega che ci sia mai stato il coinvolgimento di civili nei combattimenti e respinge qualsiasi tipo di indagine indipendente. Per il momento risulta quindi difficile raccogliere informazioni affidabili riguardo al conflitto e alle sue vittime.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/12/11/aid-agencies-say-four-staff-killed-in-ethiopia-fighting

https://www.bbc.com/news/world-africa-55274583

https://www.news24.com/news24/africa/news/aid-agencies-say-four-staff-killed-in-ethiopia-fighting-20201211

 

Autore: Laura De Pascale

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