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Siria, infuria la violenza

Una serie di auto incenerite sono ispezionate dai residenti di Al-Bab, dopo l’attentato del 22 novembre Una serie di auto incenerite sono ispezionate dai residenti di Al-Bab, dopo l’attentato del 22 novembre MMC/SHARIF AL HALABI/via REUTERS

25 Novembre 2020

Terribili attentati in due città Siriane hanno causato diversi morti e molti altri sfollati

Due bombe sono state detonate nel Nord della Siria Martedì 22 Novembre di quest'anno. Secondo le informazioni fornite dalle autorità locali, la prima esplosione si è verificata nella città di Al-Bab nel Governatorato di Aleppo. L’esplosione, ad una stazione di autobus locale, ha causato circa 18 feriti e cinque morti. Tra i colpiti c’erano civili.

Lo stesso giorno, una seconda bomba è esplosa in una via molto frequentata nel Distretto di Aleppo. Questo attacco specifico è costato la vita a due persone e ne ha ferite altre 15. Il Coordinatore Residente delle Nazioni Unite (ONU) e Coordinatore Umanitario per la Siria, Imran Riza, ha condannato l’attacco dichiarando sconfortante il fatto che, dopo ben nove anni di conflitto, l’attuale situazione in Siria sembri continuare a peggiorare.

I funzionari militari turchi hanno affermato che le Unità Curde di Protezione Popolare (YPG) e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), sono responsabili di entrambe le esplosioni. Finora, nessuno dei due gruppi armati ha rivendicato gli attacchi. Tuttavia, poiché i gruppi siriani alleati dell’esercito turco detengono il controllo delle aree colpite, è più che probabile che i gruppi siano responsabili degli attacchi.  

L’Ufficio ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha dichiarato che in un solo anno più di 20 episodi di violenza hanno causato morti civili di massa nella città di Al-Bab. Infatti, un mese fa, il 6 Ottobre, 18 civili sono stati uccisi da un’altra bomba letale. Tra i morti c’erano cinque bambini e almeno 75 persone sono state ferite.

L’OCHA ha sottolineato che il conflitto in Siria è “tutt’altro che concluso” poiché la crescente violenza si è intrecciata con la pandemia da COVID-19. Il tasso di contagio ha raggiunto un totale di 8,233 e continua ad aumentare. La mancanza di lavoro, l’aumento della violenza e la diffusione della pandemia hanno indotto la popolazione a ricorrere a strategie di adattamento pericolose.

Pratiche come il lavoro minorile, il matrimonio minorile forzato, e altre azioni di sfruttamento vengono eseguite nella speranza di sopravvivere. L’OCHA ha dichiarato che, al momento, 11 milioni di persone necessitano assistenza umanitaria. A causa della violenza in corso, i più a rischio sono i bambini, le donne, le persone con disabilità e la popolazione anziana.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/11/1078482 

https://www.garda.com/crisis24/news-alerts/403286/syria-casualties-reported-in-bomb-attacks-in-aleppo-governorate-november-24 

 

Autore: Sergio Gomez; Editor: Aleksandra Krol; Traduzione: Sofia Antonelli

 

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