La risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su Donne, Pace e Sicurezza (WPS) è stata la prima risoluzione a riconoscere che le donne sono colpite in modo diverso dai conflitti armati e svolgono un ruolo chiave nel processo di costruzione della pace. In occasione del ventesimo anniversario della risoluzione, l'organizzazione no profit Center for Civilians in Conflict (CIVIC) ha pubblicato una serie di articoli per valorizzare le voci e le azioni delle donne nelle aree colpite dal conflitto, a cui si uniscono gli sforzi di attori come l'ONU per implementare la risoluzione 1325 e le risoluzioni correlate.
Le principali aree in cui il CIVIC ha intrapreso ricerche per valutare come le missioni di pace stanno affrontando la violenza sessuale legata ai conflitti (CRSV) sono state: la Repubblica Centrafricana (RCA), la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il Sud Sudan. In generale, il CIVIC ha stabilito che le missioni di pace delle Nazioni Unite in questi tre Paesi hanno compiuto progressi significativi, garantendo analisi più sensibili alle questioni di genere. Tuttavia, l'analisi di genere dei conflitti è ancora troppo spesso vista come un peso piuttosto che come una parte fondamentale di queste missioni di peacekeeping. La raccolta di informazioni, l'analisi e la risposta al CRSV deve ancora essere migliorata in modo che diventi sistematica o istituzionalizzata. Il rapporto del CIVIC, dal titolo We Have to Try to Break the Silence Somehow:Preventing Conflict-Related Sexual Violence through UN Peacekeeping, fornisce raccomandazioni su come affrontare le lacune rimanenti e rafforzare gli sforzi per proteggere donne, uomini, ragazze e ragazzi dal CRSV.
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Autore: Carla Pintor