Il portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha manifestato profonda preoccupazione per le condizioni disastrose in cui vivono gli sfollati del campo di Al Hol, il 94 per cento dei quali sono donne e bambini. Nel settembre 2019, alcuni esperti in diritti umani designati dalle Nazioni Unite avevano già denunciato le condizioni di vita disumane del campo profughi, dove vivono circa 34,000 bambini sotto i dodici anni, sollecitando la comunità internazionale ad occuparsi della loro situazione difficile.
La pandemia ha peggiorato la situazione critica del campo di Al Hol, comportando la sospensione di diversi servizi sanitari e la riduzione del personale che lavora nel campo. Inoltre, le misure di quarantena e le restrizioni alla mobilità sono difficili da implementare in un contesto così precario. Finora, sono stati riportati quattro casi di coronavirus nel campo di Al Hol.
Più di 1,000 persone hanno abbandonato il campo negli ultimi due mesi e, secondo le Nazioni Unite, le autorità locali hanno cercato di accelerare la partenza di famiglie di profughi siriani. Le Nazioni Unite sono particolarmente preoccupate della possibilità di partenze forzate, e hanno chiesto alla Turchia di avviare indagini indipendenti su abusi e violazioni commessi nelle aree sotto il controllo delle sue forze nel nord, nord-est e nord-ovest della Siria.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2020/10/1075632
https://www.voanews.com/middle-east/islamic-state-families-be-cleared-al-hol-camp
Autore: Margherita Curti; Editor: Matteo Consiglio