L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato sette morti, tra cui cinque civili e due persone non identificate, a seguito dell'esplosione di un’autobomba ad Azaz, una regione controllata dai ribelli sostenuti dalla Turchia. Un ospedale locale in Siria e i media statali turchi, inoltre, hanno riportato circa 85 feriti.
L'incidente è avvenuto giorni dopo che i servizi segreti turchi e la polizia militare sostenuta dalla Turchia hanno arrestato alcuni membri dello “Stato islamico” nelle loro zone di controllo. Il 26 giugno, l'ISIS ha rivendicato la responsabilità dell'assassinio di un funzionario degli uffici immobiliari, ucciso ad Al-Bab, nel nord-est di Aleppo, una città sotto il controllo delle forze turche e delle fazioni dell'"Eufrate Shield".
Action on Armed Violence (AOAV), la ONG che registra le vittime della violenza esplosiva in tutto il mondo, è preoccupata del fatto che quando le armi esplosive vengono fatte esplodere in aree popolate, oltre il 90% delle vittime sono probabilmente civili.
L'AOAV ha segnalato la Siria come il peggior Paese colpito da armi esplosive nel 2019, con 7.256 vittime civili nel 2019. AOAV ha anche notato con rammarico che gli ordigni esplosivi improvvisati (IED) provocano il 21% (1.548) delle vittime civili totali della violenza esplosiva in Siria nel 2019.
Data l'urgente necessità di attuare misure preventive da parte degli Stati e della comunità internazionale, AOAV chiede una collaborazione internazionale per generare una maggiore consapevolezza del numero di civili uccisi e feriti da ordigni esplosivi improvvisati.
Per saperne di più:
https://aoav.org.uk/2020/at-least-five-killed-and-many-more-wounded-by-car-bomb-in-syrias-azaz/
Autore: Carolina Tellez; Editor: Sara Gorelli; Traduzione: Antonella Palmiotti
