Resilienza in Somalia tra COVID-19 e cronica mancanza d'acqua

Un giovane somalo abbevera il bestiame Un giovane somalo abbevera il bestiame UNDP

18 luglio 2020

Costretti ad affrontare una crisi climatica senza precedenti, i Somali migrano ed abbandonano le loro case

La Somalia sta sperimentando le conseguenze nefaste dal cambiamento climatico ed il costante aumento delle temperature sta aggravando la già catastrofica emergenza umanitaria. Nel 2020 le incessanti piogge monsoniche negli altipiani somali hanno causato l'esondazione dei fiumi Juba e Shabelle, mettendo a rischio la vita di 1.1 milione di persone e disperdendone 415.000. A marzo ed aprile, un'invasione di locuste ha reso inservibile una parte considerevole dei raccolti. Inoltre, le prolungate condizioni di siccità hanno costretto le persone a migrare, aggravato la crisi idrica ed accresciuto il rischio di un'enorme carestia, considerando che il 70% dei somali sopravvive grazie all'agricoltura e alla pastorizia. Lo sfollamento forzato ha costretto molti a partire per le città e i centri abitati, dove la scarsità d'acqua rende le abitazioni nelle baraccopoli carenti dal punto di vista igienico. A peggiorare un quadro già abbondantemente compromesso, l'implacabile diffusione del COVID-19 in Africa ha reso ancora più urgente la ricerca di nuove fonti d'acqua per migliorare le condizioni igieniche.

Mentre la situazione peggiora, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) cerca di introdurre sempre più strumenti per migliorare le condizioni di vita della popolazione somala. L’UNDP, attingendo a fondi dal Fondo Globale per l'Ambiente (GEF) "Fondo per i Paesi meno sviluppati" (LDCF), sostiene il governo del somalo al fine di rafforzare la resistenza delle comunità e degli ecosistemi vulnerabili al cambiamento climatico. Il progredire delle attività implementate sta permettendo ad un numero crescente di agricoltori di ricevere acqua sufficiente per bere, cucinare e abbeverare il bestiame.

Inoltre, il progetto "Enhancing Climate Resilience of the Vulnerable Communities and Ecosystems", attivo dal 2014 al 2019, ha permesso la costruzione di 150 impianti di raccolta dell'acqua, tra cui una diga di 50.000 metri cubi a Baligubadle che fornisce l'accesso all'acqua potabile a quasi 10.000 persone nella regione.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/07/1068621

https://undp-climate.exposure.co/cca-somalia-gef

https://www.adaptation-undp.org/projects/ldcf-somalia

https://www.so.undp.org/content/somalia/en/home/projects/enhancing-climate-resilience-of-vulnerable-communities-and-ecosy.html

 

Autore: Gianmarco Italia; Editor: Barbara Caltabiano

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