Palestina: la carenza di risorse sta danneggiando l’Agenzia dell’ONU per il soccorso e l’occupazione

Un edificio della UNRWA a Gaza Un edificio della UNRWA a Gaza Abed Rahim Khatib/ Flash 90

23 giugno 2020

La scarsitá degli aiutí all’agenzia di primo soccorso in Palestina sta pregiudicando la popolazione locale

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) affronta gravi difficoltá economiche. Il 23 di Giugno, durante una videoconferenza il Segretario Generale António Guterres ha evidenziato la necessitá di trovare soluzioni credibili per garantire la sopravvivenza futura della UNRWA. La riunione si è concentrata su come rimediare all’attuale deficit di finanziamento di 400 milioni di dollari.

La UNRWA fu stabilita nel 1948 con l’obiettivo di alleviare le conseguenze del conflitto arabo-israeliano. Da allora, ha dato sostegno a milioni di rifugiati palestinesi negli ultimi decenni. Il suo lavoro si svolge prevalentemente a Gaza e in Cisgiordania, però si estende anche nei paesi vicini come la Siria, il Libano e la Giordania. È finanziata esclusivamente dagli Stati membri, quindi dipende completamente dalle loro contribuzioni. Secondo Philippe Lazzarini, Direttore della UNRWA, la regione medio-orientale si sta avviando verso una situazione di ostilitá e instabilitá. La tensione è in aumento dovuto al fatto che Israele ha dichiarato la sua volontà di annettere altre aree della Cisgiordania, il conflitto in Siria si deteriora, e il Libano soffre una forte recessione economica. Lazzarini ha dichiarato che alla luce di queste crisi la presenza della UNRWA sará ancora più fondamentale e per questo ha bisogno, oggi più che mai, di maggiori finanziamenti. Sfortunatamente, con i recenti tagli di bilancio e la diminuzione degli aiuti, l’agenzia dovrá fare il massimo con le limitate risorse a disposizione. Tuttavia, ha aggiunto Lazzarini, nel caso in cui il deficit di finanziamento non si dovesse risolvere, l’agenzia potrebbe affrontare un collasso finanziario. Migliaia di rifugiati Palestinesi così come altre popolazioni vulnerabili nella regione dipendono totalmente dal sostegno della UNRWA. Quindi, la sua chiusura rappresenterebbe per tutti loro un danno enorme.

Lazzarini ha inoltre ribadito ai partecipanti che nonostante i recenti tagli abbiano creato più di $500 milioni disponibili per altri settori, il miglior modo di risparmiare risorse è quello di avere un’agenzia pienamente funzionale piuttosto che una che opera a mezzo servizio. La Giordania è il paese che lavora maggiormente con la UNRWA nella regione, e ospita un’alta percentuale di rifugiati palestinesi. Il Ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha rassicurato Lazzarini sul fatto che la Giordania aumenterá il suo appoggio all’agenzia su tutti i fronti. Allo stesso modo, la Svezia ha promesso che aumenterá il suo contributo rispetto ai $55 milioni dello scorso anno, come dichiarato dal Ministero della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. Nonostante questi messaggi positivi, il futuro della UNRWA sembra essere appeso a un filo, e sfortunatamente coloro che ne pagano le conseguenze sono i rifugiati della regione.  

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/06/1066932

https://reliefweb.int/report/world/without-protection-international-relief-danger-collapse-enar

https://www.unrwa.org/tags/us

 

Autore: Sergio Gomez; Traduzione: Michele Pitta

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