Le difficoltà del sistema sanitario afghano durante la pandemia

Medici durante un briefing in un ospedale a Kabul Medici durante un briefing in un ospedale a Kabul ICRC, New Delhi

17 giugno 2020

L’Afghanistan è stato recentemente colpito da un aumento di violenti attacchi contro la popolazione civile che minacciano il sistema sanitario

Il 17 giugno, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha dichiarato in un comunicato che la vita di milioni di persone in Afghanistan è in pericolo. La popolazione ha un limitato accesso all’assistenza sanitaria e il COVID-19, insieme a questa nuova ondata di violenza, pone seri rischi per la popolazione afghana visto che il sistema sanitario pubblico non è in grado di trattare un numero elevato di pazienti.

Juan Pedro Schaerer, il capo della delegazione del CICR in Afghanistan, ha espresso forte preoccupazione per il crescente numeri di episodi di violenza durante la pandemia che sono costati la vita anche ai civili. Negli anni la condizione del sistema sanitario afghano è peggiorata a causa dei costanti attacchi agli ospedali, della scarsità di fondi e del limitato alle strutture nelle regioni coinvolte nel conflitto. Ed ora, la pressione sul sistema sanitario si è aggravata con questa escalation di violenza.

Juan Pedro Schaerer ha dichiarato che “anche gli Stati più avanzati hanno risposto con fatica alla sfida del COVID-19. Così, un Paese in cui uomini armati attaccano gli ospedali ha poche possibilità di fornire un’assistenza di qualità. Questo accade nelle strutture sanitarie presenti nelle zone colpite dalla violenza e nelle carceri dove i detenuti hanno giù un limitato accesso alle cure mediche”.

Stando ai dati di un rapporto governativo del 2019, in tutto il territorio afghano vi sono 172 ospedali e quattro medici per 10,000 persone, su un totale di 37 milioni di afghani. Secondo la John Hopkins University nel mese di maggio 26,000 persone sono risultate positive al COVID-19, mentre il numero dei deceduti è di circa 500 persone. Per il sistema sanitario afghano, occuparsi di un numero così elevato di pazienti è una sfida difficile.

Il Mirwais Regional Hospital -nel sud del Paese- si occupa di fornire assistenza medica a 6 milioni di persone, molte delle quali provengono dalle aree colpite dalla violenza. Inoltre, gli scontri causano spesso l’interruzione della fornitura di materiale lasciando così l’ospedale carente di mascherine protettive e disinfettante.

La lotta al COVID-19 richiede una risoluzione del conflitto e un impegno importante di entrambe le parti. Nel frattempo, il CICR, insieme alla Croce Rossa e alla Mezzaluna, si impegnano a fornire gli aiuti necessari alla popolazione afghana durante la pandemia. 

 

Per saperne di più:

https://www.icrc.org/en/document/afghanistan-violence-health-care-covid-19

https://www.aljazeera.com/news/2020/06/risk-attacks-afghan-healthcare-facilities-rise-200617053516204.html

https://www.voanews.com/extremism-watch/recent-surge-violence-blow-afghan-peace-experts-warn

https://reliefweb.int/report/afghanistan/afghanistan-spike-violence-against-health-care-amid-covid-19-threatens-millions

https://blogs.icrc.org/new-delhi/2020/06/17/afghanistan-spike-in-violence-against-healthcare-amidst-covid-19-threatens-millions/

 

Autore: Saumya Bhardwaj; Traduzione: Silvia Luminati

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