OHCHR: misure anti COVID-19 espressione di una “cultura tossica dell’isolamento”

ccusato di aver violato le misure anti COVID-19, un civile lascia il tribunale in Myanmar ccusato di aver violato le misure anti COVID-19, un civile lascia il tribunale in Myanmar AP Photo, Human Rights Watch

12 giugno 2020

Nelle aree più povere e vulnerabili del pianeta, le persone subiscono misure repressive anti-contagio “apparentemente messe in atto per salvarle”

Una dichiarazione rilasciata il 27 aprile 2020 dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, descrive come, in numerosi paesi, gli sforzi messi in atto contro la pandemia si siano tradotti in aperte violazioni dei diritti umani. Bachelet ha criticato diversi paesi, in cui le forze di polizia hanno sparato, detenuto e abusato di persone fermate per aver violato il coprifuoco. L’Alto Commissario ha inoltre espresso particolare preoccupazione per le donne incinte che, in questo momento di emergenza, hanno bisogno di ricevere cibo e cure mediche o di recarsi in ospedale per partorire.

In Myanmar, a partire da fine marzo 2020, almeno 500 civili - compresi bambini, membri di minoranze religiose e lavoratori migranti - sono stati condannati a un periodo compreso tra un mese e un anno di prigione per aver infranto il coprifuoco. Questo nonostante le carceri presentino un rischio di diffusione del virus notoriamente elevato. Inoltre, i gruppi armati militari ed etnici del Myanmar continuano ad affrontarsi in combattimento, mettendo ulteriormente in pericolo la sopravvivenza di molti civili.

In Yemen, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito che le misure preventive messe in atto dai funzionari locali non sono sufficienti, in quanto gli scontri tra le parti in conflitto proseguono. La popolazione civile, a causa del drammatico livello di malnutrizione, registra uno dei più bassi livelli di immunità al COVID-19 a livello mondiale. Nel corso di un briefing tenutosi a Ginevra, il Portavoce dell'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, Jens Laerk, ha affermato che "dopo cinque anni di guerra e ora una pandemia, lo Yemen è davvero sull'orlo del baratro e il suo sistema sanitario è di fatto al collasso".

La Direttrice dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), Peggy Hicks ha chiesto agli Stati di evitare i rimpatri forzati involontari durante questo periodo e ha sottolineato che il diritto internazionale non consente agli Stati di limitare certi diritti seppure al fine di proteggere la salute pubblica. L'OHCHR ha anche condiviso la sua preoccupazione con gli Stati Uniti (USA) e l'Unione Europea (UE) per aver rifiutato di fornire un rifugio ai migranti con il pretesto di prevenire la diffusione del virus.

 

Per saperne di più:

https://news.un.org/en/story/2020/04/1062632

https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=25828&LangID=E

https://www.hrw.org/news/2020/05/28/myanmar-hundreds-jailed-covid-19-violations

https://www.unmultimedia.org/avlibrary/asset/2546/2546076/

 

Autore: Catherine Gregoire  Editor: Sara Gorelli; Traduzione: Ester Zangrandi

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